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Marketing olfattivo: la nuova moda dei ristoranti

di Alessandra Iannello 12 Gennaio 2023 12:00

Ristoranti, chef, brand del food&wine e non solo ricorrono sempre più spesso all’identità olfattiva così da rendersi unici e riconoscibili. Ma sapete di che cosa si tratta e come si costruisce? Ve lo spieghiamo noi con qualche esempio.

Fra le regole del bon ton a tavola più conosciute ci sono di sicuro quella di non mettere profumi troppo forti e di non utilizzare fiori odorosi per il centrotavola. Insomma, buona cucina e profumi troppo forti non si abbinano bene. I tempi però cambiano e con essi anche le regole. Oggi, infatti, ristoranti, chef e brand del food&wine ricorrono sempre più spesso all’identità olfattiva così da rendersi unici e riconoscibili. Ma di che cosa si tratta?

Cos’è l’identità olfattiva e come si costruisce

Sala ristorante Canzian

L’identità olfattiva è alla base dell’emotional branding, un concetto nato di recente che viene applicato al retail di ogni settore. Dalla moda al lusso, dal banking all’out of home, il concetto fondamentale è la multisensorialità ovvero il coinvolgimento di tutti i sensi nella conoscenza, in questo modo totalizzante, del mondo di un brand.

Fra tutti i sensi, l’olfatto è quello che più di ogni altro ha un potere evocativo e di imprinting sulla memoria. Grazie a recenti studi si è proprio visto che un profumo può influire in maniera importante sull’umore e sui comportamenti. Compresi quelli di acquisto o di riacquisto.

“Noi – spiega Francesca Piana, che lavora nel marketing e nella comunicazione di uno fra i più importanti sviluppatori di prodotti per l’olfatizzazione di spazi pubblici e privati, Integra Fragrances – sviluppiamo identità olfattive. Nel caso di un ristorante, più che prendere in esame il piatto o l’esperienza, partiamo dall’universo, dall’identità, dalla filosofia e dalla personalità dello chef. Studiamo come lavora, quali sono i suoi valori, i credo alla base della sua idea di cucina e li trasportiamo in una fragranza. Creiamo proprio dei parallelismi fra parole chiave e note di essenziali. Per esempio, per lo chef Daniel Canzian abbiamo lavorato sui concetti di essenzialità, freschezza, genuinità del prodotto e stagionalità. Li abbiamo trasformati in sfaccettature, famiglie olfattive e materie prime. Abbiamo creato così una fragranza che più che affiancare l’esperienza nel piatto accompagna all’ingresso dell’universo che è la personalità dello chef. Si tratta di un branding, di una firma, di un qualcosa di sensoriale che completa l’esperienza e rafforza l’identità dello chef e lo distingue. Una firma in più che si vede col naso”.

Ristorante DanielCanzian

Identità olfattiva piatto chef Canzian

Serra San Marco è infatti una fragranza ricca e avvolgente, che racconta una storia di passione, creatività e determinazione realizzata per il ristorante milanese DanielCanzian. Il profumo, il cui nome rende omaggio alle origini venete dello chef, accoglie i clienti all’ingresso del ristorante con un aroma che ripercorre la storia di Canzian, il suo amore per la cucina e il suo estro creativo, valorizzando l’essenzialità delle materie prime e la semplicità degli ingredienti, elementi distintivi della sua filosofia.

“Le note di testa agrumate del bergamotto – prosegue Piana – si uniscono al verde aroma del basilico. Morbide e avvolgenti sono quelle di cuore, che vanno dallo speziato pepe nero alle pungenti foglie di pomodoro alla salvia e al latte. Sul fondo emergono invece gli intensi profumi dei muschi bianchi, della vaniglia e del legno di sandalo. Il risultato è un profumo caldo, ricco e vellutato. La fragranza viene diffusa all’ingresso, di modo da non disturbare il pasto e a porsi come soglia del mondo dello chef”.

Inoltre Canzian ha anche creato un piatto su misura, che racconta e ripercorre la piramide olfattiva di Serra San Marco. Si tratta del Carpaccio di pomodoro con bottarga di tonno, basilico e mandarino in salamoia, servito su un cuore di pesche e nettare rosso: è un tuffo tra sapori e tra gli aromi che accompagna verso una nuova dimensione, dove gusto e olfatto si uniscono.

Obicà

Obicà Cusani

Il nuovo locale milanese della catena Obicà, situato all’interno dello storico edificio liberty all’angolo fra via Broletto e via Cusani, profuma invece di O, la fragranza studiata appositamente da Integra Fragrances. Diffusa all’ingresso del ristorante accoglie il cliente con un profumo delicato, che se in partenza ha una nota fresca e briosa, conferita dal thè, dopo qualche minuto sa inebriare con un finale luminoso, accogliente e familiare grazie ai fiori d’arancio. Le note verdi conferiscono alla fragranza vitalità e naturalezza, ben equilibrate da una delicata sfaccettatura floreale.

Zuma

Zuma a Roma

In cima a Palazzo Fendi, con una vista unica sui tetti di Roma e a un soffio dalla celebre cupola di Fuksas si trova Zuma, il tempio della cucina nipponica contemporanea. Dal 2002, Zuma allieta i palati di tutto il mondo con le sue 15 location. Per loro, Integra ha sviluppato una fragranza che ricrea un accordo tra bergamotto e gelsomino. Sensualità esotica e freschezza italiana sono il connubio perfetto per completare una vista come questa.

Champagne Perrier-Jouët

Champagne

“Uno dei nostri lavori più impegnativi – conclude Piana – è stato l’olfatizzazione dello champagne Perrier-Jouët. Per distanziarci dallo champagne che ha già i suoi sentori, abbiamo lavorato sull’immaginario Belle Époque che si ritrova sulla bottiglia iconica del 1902 decorata da Emile Gallé con gli anemoni bianchi. Abbiamo creato una fragranza di fiori bianchi come l’ylang-ylang, il gelsomino, la tuberosa e il mughetto. Per gli steli e le foglie abbiamo inserito delle inflessioni verdi e abbiamo completato il tutto con delle aldeidi per dare il sentore dell’oro”.

Non solo food

Hotel due torri

La firma olfattiva è quindi una strategia per rimanere nella memoria dei clienti attraverso il più ancestrale dei nostri sensi: l’olfatto. E questo vale anche per attività legate all’ospitalità. Il Gruppo Duetorrihotels che comprende il Grand Hotel Majestic già Baglioni di Bologna, il Due Torri Hotel di Verona, l’Hotel Bernini Palace di Firenze e l’Hotel Bristol Palace di Genova ha sviluppato, insieme al Gruppo Culti Milano, Scent of DUE.

La fragranza, che si esprime con le note di testa legate agli agrumi, arancia, lime, pompelmo, limone, mandarino, rievoca le brezze rigeneranti del Mediterraneo che si fondono con gli aromi speziati della noce moscata e del pepe nero. Made in Italy, lusso e voluttà sono richiamati dal cuore della fragranza, fruttato e sensuale, dedicato alla macchia mediterranea: una fioritura di rosa, mughetto, ribes nero, con note di gelsomino e pesca. Ma è la struttura di base, un’avvolgente e delicata composizione di muschio bianco, legno di sandalo e vaniglia, a creare un bouquet elegante e distintivo che fa sentire l’ospite come a casa.