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La pasta: l’amore quello vero

di Salvatore Cosenza 22 Gennaio 2024 11:00

Dallo scorso settembre, Pasta Garofalo, azienda di Gragnano dalla storia centenaria, ha lanciato una campagna particolarmente riuscita, in cui la pasta è in qualche modo la protagonista di gesti d’amore quotidiano.

La ricetta della campagna pubblicitaria perfetta, probabilmente, non esiste, ma quelli della Garofalo, hanno saputo unire ingredienti con cui è davvero difficile sbagliare. Una canzone senza tempo, degli spot emozionali, un riuscito gioco di parole e, ovviamente, la pasta.

La pasta: l’amore quello vero

“L’amore, quello vero” è il claim della campagna Garofalove. In onda dallo scorso settembre, gli spot realizzati con più soggetti, di durata variabile da 60 a 7 secondi, sono sequenze di scene in cui la pasta è protagonista di gesti d’amore: dalla preparazione al consumo, passando per la produzione. Non mancano infatti immagini riprese all’interno del pastificio di Gragnano, evidenziandone gli aspetti umani, come la competenza tecnica del pastaio, tracciando dunque una linea di continuità tra produttore e consumatore. Ad evidenziare il forte legame sentimentale con il cibo è la colonna sonora: un classico della canzone italiana “Vorrei che fosse amore” di Mina. Il brano, pubblicato nel 1968, è interpretato per l’occasione da una delle voci attualmente più apprezzate: quella di Annalisa.

Un atto d’amore

“Volevamo raccontare il nostro prodotto come un atto d’amore, un gesto che fa chi lo produce e che accompagna i momenti ordinari e straordinari di chi la consuma – dichiara Emidio Mansi, Direttore Commerciale Italia di Pasta Garofalo -. La qualità di un prodotto non dipende solo dalla materia prima e dalla maestria di chi lo produce ma anche dai suoi valori. Può sembrare retorico e forse banale ma tutti noi amiamo il lavoro che facciamo, amiamo la pasta che produciamo con orgoglio ed amiamo che sia apprezzata da chi la mangia”.

Packaging e sostenibilità

Il claim Garofalove è presente anche nella grafica che riveste il packaging, composto per il 30% da plastica riciclata, di 38 formati, in cui è evidenziata anche l’adesione al progetto Impatto Zero di Lifegate e il contributo nella compensazione delle emissioni di CO2.