Home Mangiare Street Food Marocco: 14 specialità di street food da provare subito

Marocco: 14 specialità di street food da provare subito

di Walter Farnetti 13 Luglio 2017 15:33

Il Marocco è ricco di mercati pieni di vita, colori e, soprattutto, sapori: vi raccontiamo 14 specialità dello street food marocchino tutte da provare.

Se vi piacciono i mercati ricchi, festosi, frequentatissimi, dove comprare frutta e spezie, ma anche assaggiare piatti tipici, il Marocco sarà tra le vostre mete preferite. si trova di tutto: dalle insalate agli stufati, dalle zuppe alle grigliate Nelle tradizionali bancarelle potrete trovare di tutto: dalle insalate agli stufati, dalle zuppe alle grigliate, passando per una ricca offerta di dolci e snack. Il primo fascinoso incontro avverrà però con i profumi delle spezie: usatissime sono la cannella, la curcuma, l’anice, i pepi, il peperoncino, il cumino, paprika, sesamo, coriandolo. Quando comincerete a orientarvi tra i mille colori, riuscirete forse a ravvisare le composite origini della gastronomia marocchina: dall’antichità berbera con influssi mediorientali, fino alle suggestioni francesi e andaluse. Ogni pasto si accompagna con pane (spesso usato anche come utensile per raccogliere i vari cibi) o cuscus (antichissimo piatto berbero noto davvero in tutto il mondo). Se gli alcolici sono proibiti, potrete consolarvi con rinfrescanti tè verdi alla menta. Ecco 14 street food marocchini da provare immediatamente.

  1. bessaraBessara. Per cominciare con un piatto insolito e saporito, in Marocco non si può non tentare questa amatissima purea di fave; l’amalgama è irrobustito con aglio, peperoncino, semi di cumino, limone. Si ammorbidisce con brodo vegetale, si può guarnire con paprika, arricchire con pane tostato; sono diffuse anche versioni con piselli secchi.
  2. Fegatini. La voglia di fritto i palati più avventurosi potranno soddisfarla con un croccante street food a base di fegatini di vitello, magari arricchiti con burro; si mangiano insieme a qualche più tradizionale patatina all’interno di panini.
  3. Teste di pecora al vapore. L’aspetto ha un che di agghiacciante, tanto più se si pensa che questo piatto si comincia a preparare di prima mattina per averlo pronto a pranzo; si tratta di teste intere di pecora, cotte lentamente al vapore per almeno 5 ore. Sale, olio, peperoncino e cumino insaporiranno le carni dopo che avrete scelto se acquistare mezza testa o tutta, con gli occhi o senza, col cervello o senza. La lingua invece dovrebbe essere sempre compresa.
  4. sardineSardine piccanti. Se desiderate un panino speziato, piccante e saporitissimo, andrete sul sicuro con una delle farciture più amate: sardine croccanti ben aromatizzate. Il pesce è infatti guarnito con una tipica pasta a base di pomodoro, peperoncino, coriandolo, aglio, paprika, limone, poi pastellato e fritto.
  5. frittelle di melanzaneFrittelle di melanzane. Per una frittura vegetale la scelta ideale ricadrà sulle melanzane, tagliate spesse in grossi dischi da panare con pastinaca e paprika dolce. L’accompagnamento più classico e a base di pomodori speziati con cumino, paprika, aglio e zenzero.
  6. spiediniBrochettes. In Marocco vedrete grigliare qualsiasi cosa, soprattutto questi succulenti spiedini. Si usa carne d’agnello (qualche volta manzo), lasciata a lungo in marinatura (con molta cipolla, prezzemolo, cumino, paprika dolce, pepe di Cayenna, olio e succo di limone). Ci si rinfresca il palato con pomodori o insalata di peperoni.
  7. zuppa di lumacheZuppa di lumache. È una delle zuppe più diffuse nel Paese, si può trovare in numerosissime bancarelle lungo le vie delle città (enormi pentoloni da cui estrarre piccole scodelline) e possiederebbe anche rimedi medicamentosi (soprattutto contro febbri e disturbi della digestione): per questo piatto le lumache devono tradizionalmente essere bollite in un brodo di ben 15 spezie.
  8. Tehal. I tehal sono le milze di cammello, da riempire opportunamente e poi cuocere. La ricetta migliore prevede una farcia a base di carne di manzo, agnello e cammello, con olive tritate e molte spezie; questa sorta di grandissima salsiccia è cotta al forno (deve essere un forno a legna) e poi servita a fette.
  9. pastillaPastilla. Sontuoso antipasto che consiste in uno sfrigolante fagottino di pasta fillo riempito con pollo e cipolla, cotti con burro e irrobustiti da tantissime spezie: coriandolo, prezzemolo, paprika, cannella, aglio, zenzero; per una maggiore croccantezza, si aggiungono anche mandorle tritate.
  10. hariraHarira. Ecco il piatto con cui in Marocco si celebra la rottura del digiuno dopo il Ramadan, una gustosa zuppa di carne, legumi e spezie. La carne utilizzata è quella d’agnello (in polpa), mentre i legumi più frequentemente abbinati sono lenticchie e ceci. Tutto da impreziosire almeno con cipolla, sedano, pomodori pelati e cannella, prezzemolo, curcuma, zafferano, zenzero, pepe, paprika.
  11. zaaloukZaalouk. Per assaggiare una portata davvero inusuale a base di melanzane, fatevi attrarre dall’aroma di questa insalata saporita; la melanzana va bollita e sbucciata, per poi condire la polpa con pomodori, molto aglio, prezzemolo, coriandolo, cumino, paprika e pepe.
  12. Cheebakia. Dolcetti sfiziosi che in Marocco si sgranocchiano durante le ricorrenze, prevedono l’utilizzo di farina 00, farina di mandorle, zucchero e lievito di birra; per insaporire il composto si aggiungono zafferano, cannella, anice, acqua di fiori d’arancio. L’impasto va steso, reso in striscioline da modellare e friggere. Una volta cotti, si guarniscono con miele e semi di sesamo tostato.
  13. Kaab el ghzal. Se il dessert vi piace croccante, ecco un’altra ricetta perfetta: una sorta di ravioli dolci ripieni e fritti. Per l’impasto si usano farina, burro e acqua ghiacciata; per la farcia: pasta di mandorle, zucchero, cannella, acqua di fiori d’arancio. Si frigge in olio e si può guarnire con scricchiolante granella di mandorle.
  14. zucre-cocoZucre coco. Per un goloso e inusuale dessert marocchino, ecco una sorta di torta (va servita fredda) composta con cocco, zucchero, latte evaporato; l’amalgama deve essere lavorato a lungo finché non diventa particolarmente denso: solo a quel punto si possono aggiungere burro, limone e vaniglia.