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Semi di canapa: perché e come mangiarli

di Francesca Spadaro 11 Gennaio 2016 12:43

I semi di canapa, ampiamente usati nelle diete vegane e vegetariane, sono efficaci integratori naturali perché ricchi di proteine e acidi grassi essenziali.

I semi di canapa eduli, storicamente coltivati e consumati dalle tribù dell’Asia Centrale, appartengono alla specie della Cannabis sativa e solo di recente hanno iniziato ad imporsi nella dieta occidentale. La distinzione della canapa o Cannabis in diverse specie è stata, ed è tuttora, oggetto di numerose controversie.  i semi di canapa hanno il contenuto proteico più elevato rispetto agli atri semi oleosiDue sono le teorie filogenetiche maggiormente accreditate: quella che vede la Cannabis sativa come unica specie, a cui vanno ricondotte le diverse sottospecie; e la teoria filogenetica che distingue invece la Cannabis sativa e la Cannabis indica. La prima, coltivata in occidente, si divide in una varietà “gigante”, utilizzata per la produzione tessile e una varietà “nana”, protagonista della filiera dei prodotti alimentari. La Cannabis indica o canapa indiana, paese di origine e dove viene prevalentemente coltivata, ha proprietà psicotorope e la sua coltivazione e consumo sono vietati in Italia.

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I semi di canapa devono la loro recente fama ai seguaci dei regimi alimentari vegetariano e vegano: il contenuto proteico di questi semi, oltre ad essere elevato, ha un maggiore valore biologico rispetto a quello di altri semi o piante. In particolare, circa il 30% del peso di ogni seme è composto di amminoacidi essenziali, cioè gli amminoacidi necessari alla sintesi proteica, carenti negli alimenti vegetali. dalla lavorazione dei semi di canapa si ottiene olio e farinaI semi di canapa meritano così il titolo di integratori validi e supportivi nelle diete povere o prive di proteine animali. Dal sostanzioso apporto di proteine deriva un attività protettiva del sistema immunitario. Dalla frazione proteica derivano gli acidi grassi polinsaturi, alleati del sistema muscolo-scheletrico ed endocrino. Infine non è da sottovalutare la presenza di grassi omega 3 e omega 6, a beneficio del sistema cardiocircolatorio (riduzione del livello di colesterolo LDL e della pressione sanguigna). E all’appello non mancano vitamine e minerali.

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I maggiori benefici della canapa si ottengono attraverso il consumo alimentare: i suoi semi, sia integrali che decorticati possono essere uniti a zuppe o a insalate, è possibile ottenere una farina oppure, dalla spremitura a freddo, si ottiene l’olio di semi di canapa. Tutti i prodotti edibili della canapa sono reperibili nei negozi di alimentazione naturale e nei supermercati. Vediamo alcune ricette utili:

  1. biscotti canapa Biscotti di canapa. In una ciotola unite 50 g di farina di canapa, 150 g di farina di farro, la scorza grattugiata di un limone, 80 g di zucchero di canna finemente tritato, 100 ml di latte di soia, 1 cucchiaino di lievito per dolci, 1 uovo e 50 ml di olio di semi di mais e 1 pizzico di sale. Lavorate energicamente con le mani per qualche minuto. Stendete la frolla così ottenuta, con uno stampino ricavate dei biscotti e trasferiteli su una teglia ricoperta di carta da forno. Infornate a 180°C per circa 12 minuti. Per una ricetta vegana potete sostituire l’uovo con 20 g di semi di lino frullati e 40 ml di acqua.
  2. Hamburger di semi di canapa. Per 5 hamburger tritate grossolanamente 1 tazzina di semi di canapa e di 250 g di ceci lessi, unite 250 g di patate lesse e schiacciate, sale, pepe, erbe aromatiche e spezie a piacere. Impastate e formate gli hamburger. Cuocete in forno preriscaldato a 200°C, completando con un filo d’olio extravergine d’oliva versato in superficie.
  3. shutterstock_318128285 Zuppa pestata di semi di canapa. Bollite 250 g di semi di canapa integrali, scolateli conservando l’acqua di cottura. Unite l’acqua di cottura al 300 ml di brodo vegetale e tenete in caldo. In un mortaio unite i semi di canapa bolliti, 250 di mandorle pelate, 1 cucchiaino di zenzero fresco e spezie a piacere. Pestate il tutto e unitelo al brodo. Aggiungete pezzi di pane tostato al farro o di kamut.
  4. Crepes di canapa. In una ciotola unite 120 g di farina 00, un cucchiaio di amido di mais, 1 pizzico di sale e 240 ml di latte di mandorla. Mescolate e unite gradatamente 120 g di farina di canapa. Continuate a mescolare assicurandovi che non si formino grumi, conservate in frigorifero per 30 minuti. Cuocete le crepes su una padella antiaderente leggermente unta di olio di semi e farcite le crepes dolci o salate.
  5. farina di canapa Tagliatelle di canapa. Su una spianatoia disponete a fontana 350 g di semola rimacinata di grano duro e 150 g di farina di canapa. Nel centro unite un pizzico di sale e 200 ml di acqua tiepida da versare adagio: iniziate a incorporare gli ingredienti e continuate a impastare fino a ottenere un impasto liscio ed elastico. Lasciate riposare coperto da un panno per 30 minuti. Stendete la pasta e ricavate le tagliatelle.
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