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Chi ha scoperto il tè?

di Pamela Panebianco 14 Settembre 2014 12:08

Le origini del tè sono permeate di un’aurea mitica, in Cina si beveva tè sin dal decimo secolo a.C. e molte sono le leggende legate al suo consumo.

Parte integrante della vita di milioni di persone, il tè ha una storia millenaria. Certamente originaria della Cina la camellia sinensis, è utilizzata come bevanda sin dal X secolo avanti Cristo, dalle sue foglie e dai germogli si ricavano gran parte dei tè che conosciamo. Avendo una storia così antica e, essendo alla base di molte culture, abbondano le storie sulla nascita della pianta, sull’invenzione dell’infuso e anche sulla raccolta di questo prezioso vegetale, tanto prezioso da essere usato come moneta di scambio in epoca Tang. Ma chi è stato il primo uomo a lasciare in infusione il tè e a berne la dorata bevanda?Il tè ha una storia antichissima che risale al x secolo a.c. Secondo una leggenda Shennong, il cui nome significa il Divino Agricoltore, sarebbe stato un leggendario imperatore della Cina e inventore della medicina cinese. In un decreto da lui emanato vietava ai sudditi di bere acqua che non fosse stata bollita. E proprio mentre egli stesso era intento a bollire in un paiolo poca acqua, alcune foglie di tè sarebbero cadute all’interno della bevanda. Bevuto l’infuso, Shennong ne avrebbe compreso le proprietà ricostituenti. Una variante della leggenda dota questa bevanda di un potere curativo. Si racconta che l’imperatore testasse su se stesso le proprietà delle erbe spontanee che nascevano in Cina: alcune erano dei blandi veleni e l’unico antidoto utilizzato dal primo medico cinese per alleviare i sintomi dell’avvelenamento era proprio il tè.

tea raccolta

Per spiegare, invece, la nascita della pianta del tè vi è il racconto mitico legato alla figura di Bodhidharma, il fondatore del Buddismo Chan e dello stile di combattimento di Shàolínquán. Il racconto vuole che dopo aver meditato per nove lunghi anni Bodhidharma si addormentò accidentalmente e, al suo risveglio, il disgusto che provò per la sua debolezza fu tale e tanto che decise di tagliarsi le palpebre. Cadute sul terreno, germogliarono dando vita ai primi due cespugli di tè. È risaputo che la raccolta delle foglie di tè è un processo laborioso, condotto in regioni lontane e spesso poco accessibili. Non mancano leggende che narrano di villaggi in cui la scelta delle foglie di tè è affidata alle scimmie che, schernite di proposito dagli abitanti, siano solite scagliare contro di loro manciate di queste preziose foglie.

Che ci crediate o noi vi invitiamo a ripensare alle origini mitiche di queste credenze sorseggiando un tè fumante.