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Cosa sono le cicerchie, l’antico legume da riscoprire

di Manuela Chimera 2 Aprile 2024 09:00

Volete provare dei legumi diversi dai soliti? Vi consigliamo qualche ricetta a base di cicerchie (soprattutto zuppe, ma potete usarle anche per condire tagliolini o arricchire insalatone), legume ricco di proteine e povero di grassi. Non molto diffuso qui da noi, si tratta di un legume tutto da riscoprire

Stanchi dei soliti legumi? Non ne potete più di fagioli, piselli, ceci e lenticchie? Perché, dunque, non virare su legumi diversi dai soliti, come le cicerchie, per esempio. Legume di antichissima origine, purtroppo qui in Italia stiamo perdendo un po’ l’abitudine a coltivarlo e mangiarlo. Il che è un vero peccato.

Cicerchie, storia e origini di questa pianta

cicerchia fiore

La cicerchia o Lathyrus sativus, se preferite il nome scientifico, è una leguminosa facente parte della famiglia delle Fabacee. Si tratta di una coltura importante nelle zone siccitose, molto diffusa in Asia e Africa, ma scarsamente diffusa in Europa. In particolare in Italia si tende a mangiarla soprattutto al centro-sud, ma effettivamente il suo uso è in calo.

Nonostante questo, alcune cicerchie prodotte in Abruzzo, Lazio, Marche, Molise, Puglia e Umbria sono state comunque riconosciute dal Ministero delle politiche agricole come prodotto agroalimentare tradizionale italiano. Con la cicerchia di Serra de’ Conti che, invece, è entrata anche a far parte dei presidi Slow Food (ha una tonalità che va dal grigio al marroncino chiaro, è più piccola, spigolosa e dolce rispetto alle altre cicerchie).

Altre cicerchie nostrane da provare sono quella di Anacapri (il suo sapore è un mix fra piselli e ceci) e quella dei Campi Flegrei.

Come nomi, la cicerchia in Italia è anche nota come pisello indiano, veccia bianca, veccia indiana o pisello d’erba, mentre in Spagna la trovate indicata come almorta, pito, tito, alverjon o guijia, in Portogallo come chicaros, in Etiopia come guaya e in India come khesari.

Le sue origini si perdono nella notte dei tempi in quanto è considerata come uno dei legumi più antichi. Troviamo, infatti, tracce della sua coltivazione già ai tempi degli assiri, dei greci e dei romani.

Le proprietà nutrizionali della cicerchia

La cicerchia è un legume che tende a essere di colore giallastro ed è di forma irregolare. Si tratta di un legume con pochi grassi e alto tenore proteico, ricco fra l’altro di vitamine, calcio, fosforo e fibre. Se siete interessati ai valori nutrizionali, ecco che 100 grammi di cicerchie bollite (ovviamente senza sale), contengono:

  • 134 calorie
  • carboidrati: 51%
  • proteine: 28%
  • acqua: 11,5%
  • fibre: 6%
  • grassi: 1,5%

Inoltre sono ricche di vitamina B1 o tiamina, vitamina B2 o riboflavina, vitamina B3 o vitamina PP o niacina, calcio, fosforo, ferro e potassio.

I benefici della cicerchia

A livello di benefici per la nostra salute, ecco che, come tutti i legumi, le cicerchie sono usate per:

  • stimolare l’intestino: contengono molte fibre (ma occhio al meteorismo)
  • aumentare il senso di sazietà
  • ridurre i livelli di colesterolo, proteggendo cuore e arterie: sempre per via del suo alto contenuto in fibre

Le cicerchie sono pericolose? Controindicazioni e tossicità

Qualcuno si chiede se le cicerchie siano pericolose. In questo caso il riferimento è al fatto che i suoi semi contengono l’ODAP, una neurotossina che ha un nome lunghissimo, acido β-N-Oxalyl-L-α,β-diaminopropionico. Il fatto è che questa tossina è la causa del neurolatirismo, una malattia neurodegenerativa che, fra gli altri sintomi, può causare anche paralisi delle gambe. Questa malattia è segnalata soprattutto a seguito di carestie, quando, a causa della scarsezza del cibo, si tende a consumare più semi di cicerchia.

C’è anche da considerare come la concentrazione di questa neurotossina aumenti in caso di siccità. Ovviamente le cicerchie che trovate in vendita in Italia sono state selezione e coltivate in modo da ridurre i livelli di questa neurotossina.

Se siete interessati, il latirismo o neurolatirismo causa come sintomi:

  • dolore muscolare
  • incontinenza urinaria
  • convulsioni
  • paralisi delle gambe
  • disturbi comportamentali

A parte il discorso semi, non esistono particolari controindicazioni al consumo di cicerchie. Ovviamente chi è allergico alle leguminose dovrebbe astenersi dal consumarle. Occhio poi che, come tutti i legumi, possono causare meteorismo.

Ricette con le cicerchie

Avete già dato un’occhiata al nostra articolo su come cucinare i legumi? Beh, perché non sperimentare, dunque, qualche ricetta a base di cicerchia? Tanto per variare un po’ i legumi che usiamo nella nostra dieta. Raccolte fra fine luglio e inizio agosto, in realtà le trovate in vendita tutto l’anno perché di solito sono fatte essiccare.

Solitamente le cicerchie sono consumate bollite. Prima di vedere qualche ricetta a base di cicerchie, è bene sottolineare come il dolce noto come cicerchiata, nulla abbia a che fare con le cicerchie. Nel caso della cicerchiata, dolce tipico dell’Abruzzo, abbiamo un piatto che assomiglia agli struffoli: sono palline di pasta dolce fritta.

Parlando delle cicerchie come legumi, invece, potreste usarle per preparare un’ottima zuppa di cicerchie, piatto economico, tradizionale e perfetto per vegetariani e vegani. Ne esistono diverse versioni, ma la nostra zuppa di cicerchie prevede anche l’uso di patate, pomodori, scalogno, rosmarino, basilico e peperoncino.

La zuppa di cicerchie tipica delle Marche, invece, prevede l’uso di lardo, pancetta, pomodori e aglio. Abbiamo poi diverse ricette pugliesi a base di cicerchia, come le cicerchie alla pizzaiola, una zuppa insaporita con questi legumi e un sugo alla pizzaiola aromatizzato con i capperi. E potete anche preparare dei tagliolini con cicerchie della Murgia, con sugo aromatizzato con aglio, alloro, sedano, prezzemolo, cipolla e peperoncino.

Un altro primo piatto da provare sono gli strozzapreti alle cicerchie, altro primo vegetariano. Piatto un po’ più saporito, nella nostra versione degli strozzapreti alle cicerchie abbiamo preparato un sugo con cipolle e carote, mentre la pasta è saltata con formaggio di capra (ovviamente chi è vegano può sostituirlo con cubetti di tofu).

Ma le cicerchie possono essere utilizzate anche in altre preparazioni. Per esempio, potete abbinarle a insalate insieme ad altre verdure o erbe aromatiche.

  • FONTE
  • Quaaludes, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons