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Vienna in 48 ore: i locali imperdibili

di Raffaella Galamini • Pubblicato 30 Settembre 2019 Aggiornato 1 Ottobre 2019 12:06

Vienna è una città che ha molto da offrire anche sotto il profilo gastronomico: se ci passate un weekend, vi consigliamo dove mangiare e bere bene.

La principessa Sissi, il concerto di Capodanno, la Sachertorte. Quando pensi a Vienna queste sono le prime cose che ti vengono in mente. La capitale austriaca propone però molto di più, anche sotto il profilo gastronomico. una città che ha molto da offrire anche sotto il profilo gastronomico In 48 ore tante sono le attrazioni che si possono visitare. Ottimo punto di partenza è la fermata di Stephansplatz, in modo da cominciare con la visita al Duomo di Santo Stefano. Si prosegue nel segno di Sissi con il Palazzo Hofburg, la residenza degli Asburgo per oltre 600 anni e il museo dedicato alla bella imperatrice; vale la pena una gita fuori porta per immergersi nelle atmosfere romantiche della reggia di Schönbrunn, l’antica residenza estiva degli Asburgo. Per chi ama la musica fermate d’obbligo all’Opera di Vienna e alla sala dorata della Musikverein, dove si tiene il tradizionale concerto di Capodanno, mentre per gli amanti del design (e per aggiornare i profili social) vale la pena una passeggiata tra le coloratissime case progettate dall’architetto Friedensreich Hundertwasser. La visita prosegue dal Palazzo del Belvedere alla Scuola Spagnola d’Equitazione, dal Museo di Storia dell’Arte al Museo dell’Orologio e delle Carrozze Imperiali per chiudere in bellezza al Prater, il parco giochi più antico del mondo. Tappa fissa la grande ruota panoramica, funzionante dal 1897. In queste 48 ore alla scoperta di Vienna ecco dove bere e mangiare, apprezzando proposte tradizionale e innovative della cucina austriaca.

Colazione

Demel (Kohlmarkt 11-7) è tra le più antiche caffetterie di Vienna, per lungo tempo la pasticceria di corte. C’è davvero l’imbarazzo della scelta: numerose le varianti di krapfen e strudel da provare. C’è una torta, però, che supera di una spanna tutti gli altri dolci: è la Sacher. In passato il successo commerciale di questo dolce ha scatenato perfino battaglie a colpi di carte bollate.  

Lo storico Hotel Sacher (Philharmoniker Str. 4) è una bomboniera dove, tra velluti rossi, lampadari di cristallo e specchi, si può assaggiare la mitica torta a base di cioccolato e marmellata di albicocche. 

Pranzo

Hansen (Wipplingerstraße 34) si trova nel seminterrato della Borsa e dal 1998 è punto di riferimento per chi ama la cucina mediterranea… e i fiori visto che nelle stesse sale c’è anche il più bel fioraio di Vienna.

Esterházykeller (Haarhof 1) è l’ideale chi a pranzo opterebbe per un classico della cucina viennese: birra accompagnata da weisswurst (salsiccia bianca). Si mangia sotto le volte a mattoni e volendo si possono degustare anche i vini austriaci e ungheresi.

Salonplafond (Stubenring 5) è ospitato dal palazzo del Museo di Arte Applicata. Un locale che sa coniugare cucina tradizionale e contemporanea a un design ineccepibile. Merito del progetto dell’architetto viennese Michael Embacher e degli arredi del locale: dalle sedute di Oswald Haerdtl ed Ernst Schwadron alle lampade Kalmar, e della proposta culinaria. Di giorno i classici della cucina viennese, la sera spazio alla sperimentazione. 

Aperitivo

Bristol Bar (Kärntner Ring 1) è il locale adatto a chi apprezza l’arte della mixology e cerca un posto di charme. Lo stile Art Decò del locale risente del tocco magico dell’archistar Pierre-Yves Rochon. Il resto lo fanno cocktail sopraffini come il Prince of Wales a base di champagne e la selezione di cognac.

Das Villon (Habsburgergasse 4): wine bar, museo, cantina storica e shop, promette di soddisfare ogni richiesta. Questa storica cantina di 4 piani propone degustazioni e visite guidate. Così al piacere di un bicchiere di vino austriaco si aggiunge la scoperta di una realtà di grande valenza storica.

Merenda

Cafè Gloriette (Schlosspark, 1130) permette di gustare una merenda d’eccezione e visitare così il parco del castello di Schönbrunn. Un luogo dalla vista incantevole, dove la pasticceria è quella della migliore tradizione viennese.

Central (Herrengasse 14) è per chi ama l’atmosfera dei caffè letterari, i dolci e la musica classica. Un locale frequentato all’inizio del secolo scorso da personaggi del calibro di Arthur Schnitzler, Peter Altenberg e Adolf Loos. 

Cena

Konstantin Filippou Restaurant (Dominikanerbastei 17), capitanato dallo chef che ne porta il nome, propone una cucina influenzata dal suo background multiculturale, austriaco e greco. Con 2 stelle Michelin, arredi eleganti e una carta dei vini notevole, questo ristorante è l’ideale per una cena high end nel cuore di Vienna.

Steirereck (Am Heumarkt 2/a). Se avete a disposizione soltanto un pasto, fate in modo che sia da Steirereck. Tra i migliori ristoranti del mondo secondo la classifica World’s 50 Best Restaurants (nel 2019 è al diciassettesimo posto), è un ristorante gestito dalla stessa famiglia da generazioni, orchestrato da Heinz Reitbauer. Il menu attinge a piene mani dall’Austria rurale con un concept moderno.

Lugeck (Lugeck, 1010) è una moderna taverna dove trovare in menu alcuni storici piatti della tradizione come il tafelspitz (bollito di manzo in gelatina), il gulasch e la Wiener Schnitzel (la cotoletta viennese). Non mancano ricette reinterpretate e alleggerite per venire incontro ai palati più esigenti. Completano la proposta una selezione molto interessante di vini locali e di birre artigianali.

Artner am Franziskanerplatz (Franziskanerpl. 5). Gli amanti della carne trovano tartare, bistecche, salsicce, gulasch e molto altro nella vecchia tipografia che oggi ospita Artner am Franziskanerplatz, un locale che non delude chi è alla ricerca di una cucina robusta e ricca di sapore.

Labstelle (Lugeck 6) è un ristorante che ha fatto dello slow food e della sostenibilità la sua bandiera. Una scelta che si riflette anche nell’interior design del locale, dallo stile nordico. Il ristorante propone piatti che esaltano le materie prime: fedele alla scelta etica compiuta, non è scartato nulla né dell’animale, né delle verdure per la preparazione del menu. In carta si trovano il pollo biologico con gnocchi di basilico e pomodorino giallo, zucchine e olive e l’ossobuco austriaco dry aged con patate e funghi.

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