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Fiadoni: tutti i tipi da assaggiare per Pasqua

di Marta Manzo 7 Aprile 2022 11:00

Cosa sono i fiadoni? Piatto tipico della tradizione di Pasqua delle regioni del centro Italia, ecco tutte le varianti da conoscere.

Tipici rustici da forno abruzzesi e molisani, i fiadoni sono simili a dei grossi ravioli che si preparano solitamente per la Pasqua, ma che si consumano durante tutto l’anno. Di base sono impastati con farina, uova, olio e vino, mentre il ripieno varia a seconda della zona di provenienza, cambiando tra provincia e provincia, ma non solo. Non esiste, infatti, una ricetta originale in assoluto per i fiadoni, perché fanno parte di una tradizione soprattutto familiare. È facile, perciò, trovare farciture differenti a seconda del luogo in cui vengono preparati. E ancora: spostandosi nelle regioni limitrofe, come Lazio e Marche, se ne trovano altri. Simili, ma con un nome diverso.

I fiadoni in Abruzzo

In generale, in Abruzzo, non c’è fiadone che non contenga uova e un mix di formaggi, solitamente Rigatino e pecorino, per esempio di Farindola. È facile, però, trovarli arricchiti anche con ricotta di mucca o pecora, come in provincia di Chieti, dove sono anche più dolci. Oppure speziati con lo zafferano, come invece è molto diffuso trovarli nell’aquilano. Ai confini con il Molise, poi, c’è poi chi aggiunge a suo gusto anche salumi o salsiccia sbriciolata, così come chi sostituisce l’olio con lo strutto, per un impasto più soffice.

I fiadoni molisani

Spostandosi in Molise i fiadoni prendono anche il nome di casciatelli e hanno solitamente una forma a mezzaluna. Anche qui vengono farciti con formaggio e uova e serviti come antipasto oppure come secondo. E anche qui esistono varianti dovute a tradizione familiare. Come quella, per esempio, di aggiungere un po’ di scorza di limone alla farcitura, insieme a qualche foglia di prezzemolo tritato.

I calcioni o piconi marchigiani

 © Proloco Treia

Nelle Marche i fiadoni si trasformano in calcionicaciù – o piconi, ma anche qui conservano la forma a raviolo e il ripieno di formaggio. Sono tipici di tutta la regione, dai piccoli borghi fino all’ascolano, e per prepararli si usa spesso il Barzotto, uno dei pecorini più prodotti nella regione, semi-stagionato e dal gusto deciso, oppure il Borghetto, leggermente piccante. Si trovano, però, anche preparati con la caciotta o con la ricotta.

Canescioni laziali

 © Proloco Isola Liri

In alcune zone del Lazio i fiadoni si trasformano e prendono il nome di canescioni. In Ciociaria, per esempio, nella zona del frusinate, dove si preparano con una sfoglia di farina e uova tirata sottile e si riempiono di formaggi, salsiccia secca, ricotta. Per la farcia si parte, però, sempre dal formaggio grattugiato, che in questo caso è spesso pecorino romano DOP. I canescioni esistono anche in versione vegetariana, dunque ripieni di verdure.

I fiadoni dolci

Vista la versatilità dell’impasto, in ciascuna di queste regioni i fiadoni esistono anche in versione dolce. In Abruzzo, per esempio, si riempiono di ricotta, zucchero, scorza di limone e cannella, aggiungendo a gusto anche uvetta e canditi. Lo stesso accade, più o meno, in Molise. Mentre nelle Marche si contempla l’aggiunta del cacao.