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Frittata di maccheroni: le origini del piatto tradizionale campano

di Dora Sorrentino • Pubblicato 19 Marzo 2018 Aggiornato 10 Aprile 2018 11:12

La frittata di maccheroni è un piatto tipico della cucina campana, un classico dei pranzi al sacco al sud: ecco come nasce e come rifarlo a casa.

Quando si parla di frittata di maccheroni a Napoli bisogna fare una distinzione ben precisa: esiste la versione casalinga e quella più piccola, la frittatina per intenderci, proposta nelle friggitorie. la vera frittata di maccheroni si prepara con gli spaghetti La classica frittata di maccheroni, i napoletani ci tengono che si chiami così e non la chiamano frittata di pasta, nasce come ricetta di riciclo della pasta avanzata. I puristi affermano che la vera frittata di maccheroni sia quella realizzata con gli spaghetti, o vermicelli che siano, in bianco. Quindi anche se è realizzata con pasta lunga, in gergo sempre di maccheroni si tratta. Negli anni, questo piatto è diventato il pranzo a sacco per eccellenza da sfruttare in qualsiasi occasione. Infatti, non c’è gita, al mare o in montagna o scolastica, in cui un napoletano non porti con sé una bella fetta di frittata di maccheroni.

L’invenzione della ricetta

La frittata di pasta

La ricetta nasce per utilizzare la pasta avanzata, magari il giorno precedente, che in tempi di particolare povertà, in cui non ci si poteva permettere di sprecare nulla, non poteva essere buttata via. Così, con l’aggiunta di semplici ingredienti quali uova e una spolverizzata di formaggio grattugiato, e naturalmente l’olio per friggere, si poteva evitare il dramma. Fu così che nacque la frittata di maccheroni nella versione casalinga. Per maccheroni si intendevano tutti i tipi di pasta, da quella lunga a quella corta, ma in genere si preferisce sempre la pasta lunga e in bianco, senza pomodoro. Il termine maccarune, in napoletano, è utilizzato proprio per indicare tutti i formati. Da lì si è passati a creare anche frittate di maccheroni veri e propri, anche al pomodoro volendo, ed è diventato un must tant’è che a oggi volutamente si cuoce un po’ di pasta in più, in modo che quella avanzata possa diventare poi una frittata.

Caratteristiche fondamentali

frittata di pasta

I gusti variano da napoletano a napoletano, ovviamente, perché spesso si discute anche sullo spessore che la frittata deve avere: c’è chi la preferisce bella alta, soprattutto quella con la pasta lunga, magari con l’aggiunta di cubetti di formaggio e salumi, più ricca e sostanziosa e chi invece la vuole bassa e più croccante, con i maccheroni che ti scricchiolano in bocca. In qualsiasi modo la si presenti, la frittata di maccheroni resta il piatto forte di chi si porta il pranzo da casa per qualsiasi occasione, lavoro o gita, perché si può gustare anche fredda, è saporita e riempie a sazietà.

Nuove versioni

frittatinedipasta_evidenza

Dalla versione classica fritta in padella, ci si è evoluti e c’è anche chi preferisce prepararla al forno, perché magari pensa che così sia più leggera, perché nel ruoto è più compatta o semplicemente perché non si ha dimestichezza nel girarla in padella, visto che per fare questo c’è bisogno di una bella forza e di una certa manualità. la frittatina di pasta si serve nelle friggitorie e nelle pizzerie come antipasto La frittatina, quella delle friggitorie, nasce dall’idea della frittata di pasta casalinga. È molto più piccola, perché è presentata insieme ad altri fritti come paste cresciute, crocché e arancini, e può essere mangiata tranquillamente anche per strada. Inoltre ha una sua particolare ricetta perché la pasta, in genere bucatini o spaghetti, prima di essere fritta è farcita in vari modi, con prosciutto e fiordilatte, o provola affumicata, oppure con carne macinata, poco pomodoro e piselli, e poi passata nella besciamella. Alcune friggitorie creano una vera e propria pastella in cui intingere la frittatina, per fare in modo che non si spappoli in cottura.