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Breaking news: a Roma Bir & Fud cambia tutto e diventa L’Elementare

di Salvatore Cosenza 27 Luglio 2020 10:30

Bir & Fud, storico locale di Trastevere a Roma, da settembre cambierà tutto e diventerà L’Elementare con le pizze romane di Mirko Rizzo e non solo.

Nata da un’idea dell’imprenditore Federico Feliziani, Pizzeria Elementare a Roma doveva essere un format temporaneo pensato per le sere d’estate al Parco Appio (via dell’Almone, 105), con protagonista Mirko Rizzo, che da qualche mese ha concluso la sua esperienza da 180 g Pizzeria Romana. I numeri hanno dato loro ragione: un successo dalle proporzioni quasi inaspettate che, unito a un’occasione da cogliere al volo, ha portato Feliziani e Rizzo a dare seguito al loro flirt estivo. Il Bir & Fud di Trastevere, aveva infatti bisogno di una nuova gestione e così da settembre diventerà L’Elementare.

Il format

Elementare vuol dire semplicità, con un prodotto che parla da sé e non ha bisogno di essere raccontato più di tanto. Ma il nome sull’insegna è indicativo anche di un approccio gestionale che punta a essere particolarmente agile e riproducibile. una vetrina che si affaccia su via benedetta per fritti e pizza a portafoglio Il ruolo della cucina sarà ridotto al minimo, oltre alla proposta da pizzeria ci sarà lo street food, con una vetrina calda alla napoletana su via Benedetta, ma con specialità capitoline: supplì, fritti e una pizza a portafoglio con un impasto anch’esso romano. L’Elementare vuol essere anche un salotto legato all’editoria indipendente, portando avanti la collaborazione con i ragazzi di Tlon, casa editrice e scuola permanente di filosofia, con cui sono stati organizzati diversi eventi al Parco Appio. L’auspicio inoltre è di movimentare quella parte di Trastevere con il coinvolgimento occasionale di artisti di strada.

Lo staff

Squadra che vince non si cambia e così a settembre l’intero staff impegnato in via dell’Almone si trasferirà in quel di Trastevere. Mirko Rizzo dirà la sua un po’ su tutto, non sarà una presenza fissa al locale ma la definizione di consulente risulta alquanto riduttiva.

Le pizze dell’Elementare

L’impasto sarà rigorosamente romano, 24 ore di maturazione e realizzato con una miscela di farina doppio 0 a basso contenuto proteico e di tipo 1 con germe di grano. Lla stesura sarà fatta con il mattarello, un ritorno alle origini a grande novità è che, dopo esser stato tra i paladini dell’evoluzione della tonda romana attraverso la stesura manuale, Mirko Rizzo ha deciso di tornare alle origini e impugnare il mattarello. Per lui si tratta di una scelta dettata da due ragioni: una di carattere organizzativo, inevitabilmente è un lavorazione più elementare; l’altra riguarda il risultato finale che si vuole raggiungere, ovvero una pizza talmente croccante e sottile che si potrebbe definire quasi sfogliata. La stesura col mattarello risulta pertanto essenziale per simulare il processo di laminazione, tipico appunto della pasta sfoglia.

Nel menu saranno presenti circa 8 grandi classici a cui si aggiungeranno alcune varianti stagionali o pensate per valorizzare i prodotti selezionati da Luca Turchetta, personaggio noto nell’ambito della birra artigianale, ma che da tempo si occupa di cercare eccellenze gastronomiche, con una particolare predilezione per i formaggi di piccole realtà. La pizza a portafoglio invece sarà realizzata con panetti più leggeri (140 grammi anziché 180) ma sempre dello stesso impasto e che raggiungeranno il solito diametro della tonda al piatto. Grazie a un sapiente dosaggio dei condimenti umidi e a precisi espedienti in fase di cottura, Mirko Rizzo garantisce la riuscita di una sorta di miracolo: una pizza da passeggio al contempo croccante ma pieghevole.

Birre e vini dell’Elementare

Manuele Colonna, già socio di Bir & Fud e dirimpettaio col suo Ma Che siete venuti a fa, continuerà a fornire il suo contributo occupandosi della selezione di birre artigianali, anch’essa in un certo senso elementare: ampio spazio alle produzioni locali e agli stili birrari di facile approccio. Di pari importanza rispetto all’offerta brassicola, sarà la carta dei vini, incentrata sempre sulla semplicità e che inevitabilmente privilegerà etichette naturali, sebbene non in maniera esclusiva.

Il locale

La struttura non ha bisogno di grandi lavori, uno dei motivi che ha convinto Feliziani a rilevare la gestione è stata la possibilità di partire subito, apportando al massimo piccoli ritocchi per personalizzare il locale. In seguito si penserà a un design più caratterizzante, magari replicabile nel caso si volessero inaugurare nuove sedi. L’apertura è prevista per settembre con servizio inizialmente solo serale dalle 18 in poi.