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Cosa si mangia in un bistrot?

di Salvatore Cosenza 22 Febbraio 2024 14:00

Cosa si mangia in un bistro? Difficile rispondere in maniera univoca. Si dice che un esempio valga più di tante parole. E allora ecco una serie di piatti di alcuni tra i migliori bistrot italiani.

Dietro l’insegna di un bistrot si possono celare locali anche molto diversi tra loro. Abbiamo già provato a fare chiarezza con un articolo ma, diciamo la verità, ogni volta non si sa mai cosa ci si può aspettare dal punto di vista della proposta gastronomica. Di sicuro sappiamo quello che vorremmo trovare: portate non troppo complicate, magari ispirate alla tradizione, ma realizzate con creatività e tecniche contemporanee. E allora, per rispondere alla fatidica domanda “Cosa si mangia in un bistrot?”, abbiamo deciso di sbirciare dai menu di alcuni di quelli più quotati sulle guide di settore, in diverse regioni italiane.

Baccano – Roma

Nel cuore di Roma, a pochi metri dalla Fontana di Trevi Baccano è un bistrot di respiro internazionale, soprattutto per via del design degli interni. In cucina c’è lo chef Nabil Hadj Hassen, in passato da Roscioli, che a detta di molti è l’autore di una delle migliori carbonare della città. Ma anche con i secondi si va sul sicuro. Un esempio? La Pancia di maiale nero di Nebrodi cotta a bassa temperatura.

Cibò – Potenza

Cosa si mangia in un bistrot?

Quando non è in giro per l’Italia per ragioni gastronomico-televisive, Peppone Calabrese lo si trova da Cibò, il suo locale di Potenza a metà strada tra bistrot e trattoria moderna. Qui propone prelibatezze e piatti del territorio realizzati con sensibilità e tecniche contemporanee. Da non perdere il Baccalà a ciauredda, ricetta tipica potentina in cui il pesce nuota in gustoso condimento di cipollotti e pomodoro.

Cucina.Eat – Cagliari

Un bistrot gastronomico inserito in uno uno spazio multifunzionale che è anche bottega, enoteca ed emporio di utensili da cucina. A Cagliari Cucina.Eat rappresenta un porto sicuro per chi cerca buon cibo da accompagnare a una proposta di vini altrettanto valida. Tra piatti e bottiglie non mancano rimandi alla Sardegna, come nel caso della lasagna con purpuzza (salsiccia sarda fresca) e broccoli.

Lanzani Bottega & Bistrot – Brescia

Una macelleria a gestione familiare, trasformata in un locale moderno con gastronomia e ampia scelta di vini. Nel menu di Lanzani Bottega & Bistrot a Brescia, tra i primi, spicca il risotto allo zafferano e riduzione di manzo.

Me Cumpari Turiddu – Catania

Con le radici ben piantate sul suolo etneo, già a partire dall’insegna, Me Cumpari Turiddu è un locale arredato con elementi che sembrano recuperati da una casa siciliana d’altri tempi. Cucina, manco a dirlo, spiccatamente isolana, orientata alla stagionalità e alla valorizzazione delle piccole produzioni locali. Una filosofia perfettamente sintetizzata negli Spaghetti alla Turiddu, con olive, aglio rosso di Nubia, ciliegino, capperi, mollica tostata e acciughe.

Mercato Vianova – Perugia

Nel centro storico di Perugia, Mercato Vianova è un locale moderno che propone sia specialità dal sapore internazionale (buono il sushi, così come pure i burger), che piatti più vicini al gusto nostrano come lo Spaghettino, limone, pecorino e cozze.

Salefino – Siena

Cosa si mangia in un bistrot?

Valida alternativa alle tante osterie senesi è Salefino, bistrot con una buona offerta di vini e un menu intrigante in cui si reinterpreta la tradizione restando in bilico tra influenze esotiche e materie prime locali. Può capitare di gustare tanto un Ramen di Lampredotto quanto una Lingua di vitello tonnè.

Scannabue – Torino

Ricercato ma accessibile a tutti. La filosofia di Scannabue è sintetizzata in queste poche parole. Punto di riferimento del vivace quartiere di San Salvario, in questo bistrot torinese si omaggia la tradizione con piatti come l’imperdibile Vitello Tonnato alla nostra maniera.