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6 modi veloci per far maturare un avocado

di Marta Manzo

L’avocado è uno dei frutti più amati: se avete bisogno di farne maturare uno in fretta, è possibile lasciarlo per un po’ di tempo alla luce, inserirlo in una busta di carta, con altra frutta o con farina di riso.

Dice Dario Bressanini che l’avocado ha la particolarità, per un frutto fresco, “di essere molto ricco di grassi e piuttosto povero di carboidrati”. E che il suo metabolismo, a differenza di quasi tutti gli altri frutti, “porta principalmente alla produzione degli stessi e non di zuccheri”. Tra i frutti più saporiti sul mercato, l’avocado vive un delicato quanto preciso punto di maturazione. È infatti facilissimo che il giorno prima risulti ancora acerbo e a distanza di poche ore sia già terribilmente maturo. Quando lo si acquista, insomma, vale la pena sceglierne uno un po’ più verde, per poi farlo maturare rapidamente in casa. Come mai?

Come funziona la maturazione dell’avocado

Il buon divulgatore e chimico di quartiere Dario Bressanini chiarisce. “A differenza di altri frutti – scrive sul suo blog – dopo aver raggiunto la maturità fisiologica un avocado può rimanere sulla pianta anche vari mesi. l'avocado è un frutto climaterico, matura una volta reciso dalla pianta Solamente una volta staccato dall’albero si innescano dei meccanismi enzimatici che portano alla maturazione completa del frutto, con un ammorbidimento della polpa e, nel caso dell’Hass, con un annerimento della buccia. Un avocado è pronto per essere consumato quando è leggermente morbido alla pressione delle dita”. La maturazione avviene a seguito della produzione di etilene, definito ormone della maturazione e tipico dei frutti definiti climaterici, in grado cioè di maturare una volta recisi dalla pianta. Tra questi ci sono mele, banane, kiwi, pesche, pere e pomodori. È un’informazione che è bene tenere a mente, per capire come far maturare velocemente il nostro frutto.

Come far maturare velocemente un avocado alla luce

Il primo modo per accelerare il processo di maturazione è forse il più naturale. E prevede di non fare assolutamente nulla se non trovare un posto asciutto in cui riporre il frutto esponendolo alla luce diretta, fino a quando non cambierà colore e sarà pronto.

In una busta di carta

Un sacchetto di carta sigillato trattiene l’etilene prodotto dall’avocado, dunque accelera il processo di maturazione. “Non usate sacchetti di plastica – scrive Bressanini – perché impedirebbero la diffusione dell’ossigeno, necessario alla respirazione dei frutti e causerebbero una ritenzione dell’umidità”. Bene, invece, inserire altra frutta climaterica, come spieghiamo di seguito.

Insieme a mele, banane e pomodori

Accostando frutti climaterici tra loro, l’esposizione all’etilene prodotto aumenta e quindi la maturazione procede molto più in fretta di quanto avverrebbe normalmente. Tra tutti, forse la banana è la scelta migliore insieme alle mele. Se invece in casa non c’è altra frutta fuorché gli avocado, è bene raggrupparli insieme, in modo che si influenzino a vicenda.

In forno

Se avete necessità di mangiare subito il vostro avocado potete scaldarlo un po’ nel forno. Basta avvolgerlo nella carta stagnola, poggiarlo su una placca e cuocerlo per una decina di minuti a 95°C, finché il frutto non risulterà più morbido.

Nella farina di riso

Per tenere lontano l’umidità e assorbirla in gran parte si possono usare sia la farina, sia il riso crudo. Un trucco utile è mettere l’avocado dentro una ciotola che li contiene, per aiutare a intrappolare l’etilene nel frutto senza farlo marcire.

E se il frutto è già tagliato?

In caso abbiate già aperto l’avocado per saggiarne la maturazione, vi basterà ricoprire la parte del taglio con del succo di limone o lime per evitarne l’annerimento. Quindi richiudere le due metà del frutto, lasciando il seme, e avvolgere il tutto nella pellicola trasparente, prima di riporlo in frigorifero. “Consumatelo in fretta, però – consiglia ancora Bressanini – perché esposta all’aria la polpa dell’avocado brunisce rapidamente a causa degli enzimi che ossidano i polifenoli, esattamente come avviene con una mela tagliata o con il basilico con cui si prepara il pesto”.