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La calza della Befana: idee per una merenda golosa e originale

di Silvia Fratini 1 Gennaio 2025 09:00

Non sapete come riempire la calza della Befana? Beh, ci sono dei dolci, oltre al carbone, che non possono mancare. Ma in realtà potete riempirla con tutto ciò che vi passa per la menta, basta che sia commestibile

Non bastavano i cenoni e i pranzoni, le mangiate con gli amici, i brindisi ripetuti e gli avanzi rielaborati: servivano i dolci con cui è riempita la calza della Befana per chiudere con il botto il periodo delle feste, quello a più alto tasso glicemico dell’anno. Cioccolate, caramelle, biscotti e merendine: se ci si deve far male, bisogna farlo con metodo scientifico e sistematico.

Calza della Befana: idee e consigli per riempirla

calza befana dolci

In realtà non è difficile riempire la calza della Befana. Il problema, semmai, è trovare delle calze abbastanza capienti per contenere tutti i dolci e gli snack che vogliamo metterci dentro. E non dimenticatevi, fra i dolciumi, di nascondere un po’ di carbone della Befana (perché bene o male tutti noi siamo stati un po’ cattivelli durante l’anno) e qualche piccolo regalino. E se vi state chiedendo perché ci si fa dei regali alla Befana, trovate la risposta qui.

Carbone dolce

Il Carbone dolce non può e non deve mancare. Anche fosse stati più buoni di Ned Flanders, non illudetevi: non si scampa al tocco di zucchero scuro. Che poi nessuno lo mangi, non importa: funge da pietra della memoria, ci potreste scolpire sopra i propositi di dieta del nuovo anno. Immancabile, e abbiamo anche la nostra ricetta.

Kinder Bueno

A scanso di equivoci, non pretendiamo che vi piaccia per forza il Kinder Bueno. Servirà a consolare le lunghe mattine di ufficio che vi aspettano al rientro, o a cullare le prime serate senza le lucine dell’albero di Natale ad impedire la visione dell’ultima replica di Una poltrona per due. Coraggio, ci siamo anche noi.

Kit Kat

Il Kit Kat era la moneta di scambio alle superiori. Per una barretta – rigorosamente fondente – si potevano ottenere pezzi della versione di greco o la soluzione del problema di fisica, o un buono per la cioccolata calda alla macchinetta del cortile di scuola. Ottimo dopo la prima lezione di educazione fisica o post prandiale, si scioglie in mano solo a guardarlo. Gioviale.

Goleador

Per qualche misterioso motivo, invece, la moneta di scambio dei ragazzi di oggi sono le mitologiche caramelle gommose Goleador. Dunque fatene buona scorta.

Kinder cereali

Non si conosce l’origine della merendina più insulsa della Kinder cereali. Comprato da molte mamme nella convinzione che fosse più salutare della maggior parte delle merendine, conosce alterne vicende e non merita grande attenzione. Soprattutto perché soddisfa come un cono gelato con una singola pallina allo yoghurt. Asettico ma imperituro. Però, se proprio dovete, almeno metteteci un Ovetto Kinder.

Liquirizia

Prende nello specifico la forma del rotolo o laccio di liquirizia. Gommoso, anche appiccicoso talvolta, divertente ma non soddisfacente, asfalta la bocca rendendo inutile qualsiasi tentativo di rimozione. Ha lo stesso sapore di vent’anni fa, lo stesso incarto e forse anche la stessa data di scadenza. Immortale. I più gourmet, invece, potranno optare per le stecche di liquirizia.

Mon Cheri

Nel mio intimo, tifavo Mon Cheri anche a quattro anni, quando la massima aspirazione degli altri era un biberon colmo di Plasmon frantumati nel late bollente da ciucciare davanti ai cartoni animati. Colpa degli assaggi di ciliegia candita che mi venivano concessi da genitori inconsapevoli. Costituiscono uno nei momenti migliori di oggi, 6 gennaio. Elegante.

Ferrero Rocher / Pocket Coffee

All’inizio, fu tutta colpa della Signora in giallo, e di un certo viscido Ambrogio. Fatto sta che non mi sono mai bevuta la storia che i Ferrero Rocher fossero qualcosa di buono, quindi ho sempre fatto il tifo per i Pocket Coffee. Che tuttora costituiscono la base della mia calza della Befana e che vengono consumati a ritmi che neanche Willy Wonka potrebbe sostenere. Basilari. Anche se, a dire il vero, ci sarebbero anche i Baci Perugina, specie nella versione fondente dark.

Monete di cioccolato

Meglio note al pubblico come reliquie della Befana. Non conosco nessuno che se ne sia cibato realmente, la maggior parte delle volte sono usate come merce di baratto per le figurine dell’album o usate come fiche nelle ultime partite di Texas Hold’em. Losche. Tuttavia nelle calze della Befana le monete di cioccolato non possono mancare.

M&M’s

Piccole, colorate, goduriose e troppe poche. Le M&M’s hanno l’innata caratteristica di durare meno dei titoli di coda di un film di Woody Allen e apportare calorie per i successi due giorni. Ottimo strumento di attrazione sociale, è scientificamente provato che non è possibile terminare un sacchetto di M&M’s da soli: qualcuno passerà a pescare dal sacchetto, senza se e senza ma, e senza chiedere il permesso. Socialité.

Gomme da masticare

Chissà perché, la maggior parte delle persone sente l’esigenza di fornire le gomme da masticare all’interno della calza. La variante comprende Vigorsol, Brooklin, Big Babol, Vivident e Daygum Protex. In realtà, costituiscono il regalo più utile di tutto il cucuzzaro, ma siamo troppo intenti a strafogarci di Fiesta e Duplo per apprezzare appieno. Ma #siapprezzacoltempo.

Tic Tac

Altro dolciume di spicco nelle calze della Befana: gli eterni Tic Tac. Che, a onor del vero, col trascorrere del tempo ormai si propongono in diverse versioni, varianti e gusti. Alcune effettivamente più improbabili di altre, ma almeno siamo andati oltre l’arancia e la menta.

Wafer

Simbolo della più ampia gamma di roba dolce che si può trovare nella calza. Si declina nelle fattispecie di Togo, Tronky, Duplo, Ringo e Tegolini (ah, i Tegolini!). Trovasi anche Plum cake e Camille, ma generalmente sono disprezzati e nascosti in fondo alla credenza in qualità di fondo emergenze per gli attacchi di dolce notturno. Anche se, essendo privi di cioccolata, hanno l’attrattiva di un gambo di sedano condito con yogurt e limone. I wafer, invece, ha l’aria più innocua, ma è la causa della cellulite del 50% delle trentenni in circolazione. #prevenireèmegliochecurare.

Agrumi vari

Le arance: segno di ricchezza, abbondanza, gioia? No, semplicemente ci sono dei genitori che hanno deciso di non devolvere tutta la propria tredicesima alla Ferrero e alla Nestlè. Apprezzatelo alla fine, non subito, lo so. E se non ci sono arance, non temete: qualche mandarino salta sempre fuori. Rigorosamente con i semi.

Frutta secca

Idem come sopra, genitori troppo ottimisti, sperano di spingere i loro pargoli a consumare più frutta secca. Vano tentativo, ma come riempitivo per la calza funziona sempre.

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