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Cioccolato fondente: quando è meglio mangiarlo?

di Chiara Impiglia • Pubblicato 8 Febbraio 2023 Aggiornato 14 Febbraio 2023 09:29

Il cioccolato fondente è uno dei dolci preferiti al mondo, noto per il suo sapore intenso e i benefici per la salute. Ma quando è il momento migliore per gustare questo prelibato? Scopriamo insieme come e quando mangiare il cioccolato fondente per godere al meglio i benefici di questo delizioso e salutare dessert.

Bianco, al latte e fondente: parliamo di cioccolato, uno degli alimenti più consumati al mondo. Se le prime due tipologie citate, in cui oltre al cacao e allo zucchero sono presenti anche altri ingredienti come il latte e il burro di cacao, sono più dolci e cremose, è senza alcun dubbio la terza quella più salutare.

Perché preferire il cioccolato fondente?

Grazie all’elevato contenuto di cacao, il cioccolato fondente (che contiene una percentuale di cacao che può variare dal 70% al 100%) rappresenta infatti una delle più generose fonti alimentari di flavonoidi, degli antiossidanti presenti negli alimenti di origine o derivazione vegetale come il tè, il vino rosso, gli agrumi e i frutti di bosco.

Proteggendo le arterie dai danni dell’aterosclerosi e prevenendo non solo malattie cardiovascolari, come infarti e ictus, ma anche il declino cognitivo legato all’età, i flavonoidi sono degli alleati indispensabili per la salute del nostro corpo.

Ma questo non è tutto. Il consumo di cioccolato fondente può inoltre fornire al nostro organismo polifenoli, vitamine (per lo più del gruppo E) e numerosi tipi di minerali, come il magnesio, il ferro, il potassio, il fosforo, il manganese e il calcio.

Quando è sconsigliato il consumo di cioccolato?

Tuttavia, dopo aver elencato tutti i benefici di questo alimento, è arrivato il momento di far luce anche sui suoi aspetti negativi. Il consumo di cioccolato, di qualsiasi tipologia si tratti, è infatti sconsigliato in caso di reflusso gastroesofageo, disturbi gastrointestinali, iperattività, diabete e obesità. Tant’è vero che le calorie presenti in 100 g di cioccolato possono arrivare anche a 500, arrivando così a coprire da 1/4 ad 1/6 del fabbisogno calorico quotidiano (a seconda dell’età, del sesso, della stazza fisica e del grado di attività sportiva).

Inoltre, quello al latte e quello bianco, oltre a essere più poveri di flavonoidi, hanno anche un potere energetico superiore del 10-15% e contengono piccole quantità (15-35 mg) di colesterolo, che è invece assente nel fondente.

Quanto cioccolato consumare?

Pertanto, il consiglio è quello di consumare il cioccolato, possibilmente fondente, in quantità sempre adeguate, un po’ come per ogni tipologia di alimento. Dopo aver scelto un cioccolato ricco di cacao, fondente almeno al 70 %, la dose raccomandata è quindi quella di circa 30 grammi.

Attenzione però, se volete concedervi un po’ di cioccolato fondente tutti i giorni vi dovreste accontentare di una quantità minore, compresa tra i 5 e i 15 g, a meno che non siate sportivi o conduciate una vita particolarmente attiva.

Quando consumare il cioccolato?

Il migliore momento della giornata in cui mangiare il cioccolato sarebbe la mattina, quando si ha più tempo a disposizione per bruciarne le calorie e più bisogno di energia per affrontare la giornata. Soprattutto viste le sue proprietà benefiche contro lo stress.

Però, secondo alcuni studi, il cioccolato fondente la sera non farebbe affatto male, anzi, aiuterebbe a controllare il ciclo giorno-notte. Questo perché, grazie agli alti livelli di magnesio che sono presenti all’interno dell’alimento, il cioccolato può essere un grande aiuto per indurre il sonno. L’importante è non esagerare con le dosi mantenendo sempre una dieta sana ed equilibrata.

E se non vi piace il sapore amaro del cioccolato fondente?

Se non amate il sapore amaro del fondente, vi consigliamo di iniziare, a scopo educativo, con il consumo di alimenti contenenti percentuali di cacao pari o superiori al 65%, aumentando poi gradualmente tale valore per dare tempo al palato di abituarsi.