Il dolcificante eritritolo fa male?

Tra di voi c’è sicuramente chi è fermamente convinto che lo zucchero faccia ingrassare e sceglie quindi di dolcificare il proprio caffè o cappuccino con l’eritritolo. Tuttavia, mentre fate sciogliere il dolcificante all’interno della vostra bevanda calda preferita, vi è mai capitato di pensare alle sue conseguenze sulla vostra salute? E se vi dicessimo che, anche se naturale, l’eritritolo fa male? A suggerire questa riflessione non è tanto la nostra impertinenza quanto più uno studio della New Cleveland Clinic appena pubblicato su Nature Medicine. Questo, rivelando che l’eritritolo è collegato a tassi più elevati di infarto e ictus, dimostrerebbe proprio che l’eritritolo fa male. Ma ora entriamo più nel dettaglio.

Cos’è l’eritritolo e dove si trova

Dal punto di vista chimico l’eritritolo è un polialcolo che, a differenza dei più comuni xilitolo, sorbitolo e maltitolo, ha un elevato potere dolcificante ma contiene solo il 6% delle calorie dello zucchero. Ecco allora spiegato perché, negli ultimi anni, è diventato uno degli ingredienti più consumati non solo dai soggetti diabetici ma anche dagli sportivi o da chi segue un’alimentazione rigida, controllata e, presumibilmente, sana. In più, essendo privo di glutine e lattosio, è adatto anche per celiaci e intolleranti: un motivo in più, insomma, per usarlo.

Ma dove si trova l’eritritolo? Ottenuto dalla fermentazione degli zuccheri di frutti e altri alimenti vegetali, in natura si trova principalmente in meloni, pere, uva e in alimenti come formaggi e pistacchi. Ma non è tutto, non manca anche nel mais e nel vino.

Qual è la differenza tra eritritolo e stevia

Un altro dolcificante naturale molto diffuso e consumato, potremmo dire di moda, è la stevia. Ma sapete che differenza c’è tra quest’ultima e l’eritritolo? Fate attenzione: mentre la stevia ha un potere dolcificante fino a 300 volte superiore a quello dello zucchero, l’eritritolo è molto meno zuccherino. La sua dolcezza raggiunge infatti solo il 70% di quello del più comune saccarosio. Pertanto, se volete preparare un dolce e vi state chiedendo quanto eritritolo usare per 100 grammi di zucchero, potete considerarne circa 130 grammi.

Perché l’eritritolo fa male

Secondo lo studio scientifico precedentemente menzionato, una volta ingerito, l’eritritolo entra nel flusso sanguigno e lascia il corpo principalmente attraverso l’urina. Il nostro organismo però fatica a metabolizzarlo. La conseguenza? Livelli elevati del dolcificante rimangono nel sangue per giorni e, favorendo così il rischio di coagulazione, facilitano la comparsa di infarti e ictus. Anche se, come sottolineato dagli scienziati, saranno sicuramente necessarie ulteriori ricerche: dato che il consumo di dolcificanti è sempre più alto nelle persone che soffrono di obesità, diabete o sindrome metabolica e, quindi, anche a più alto rischio di eventi cardiovascolari avversi, la scoperta non dimostra una vera e propria relazione di causa – effetto tra l’assunzione dell’eritritolo e le malattie citate.

Quanto eritritolo consumare al giorno?

Se assunto in dosi eccessive, l’eritritolo può provocare nei soggetti predisposti o particolarmente sensibili malesseri quali diarrea, mal di testa e dolori allo stomaco. Inoltre, può potenzialmente provocare un eccesso di gas e un effetto lassativo. Gli esperti consigliano quindi di consumarne 05 g – 1 g per ogni Kg di massa corporea al giorno.

Conclusione

Detto ciò, l’avvertenza che bisognerebbe sempre tenere a mente quando si decide di usare questo dolcificante naturale è che, per il nostro corpo, non si tratta di una sostanza innocua, anzi. L’eritritolo può anche fare male alla nostra salute. Chi lo utilizza deve sapere che andrà a perturbare il proprio equilibrio metabolico, proprio come fa lo zucchero. Infatti, quando il nostro organismo non trova il corrispettivo nutritivo del gusto percepito (lo zucchero) va a cercarlo altrove e scatena così la fame di alimenti a elevato indice glicemico e calorico. In conclusione? Usare i dolcificanti come l’eritritolo non fa dimagrire e, se vogliamo stare a quanto riportato dalla scienza, non è proprio una buona idea.