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Cavoletti di Bruxelles: 10 curiosità che dovresti conoscere

di Stefania Leo 28 Febbraio 2023 16:00

I cavoletti di Bruxelles sono una verdura che o si ama o si odia. Ma da dove arrivano? Come si mangiano? Come si rendono meno amari? Abbiamo risposto qui a 10 curiosità sui cavoletti di Bruxelles che tutti dovrebbero conoscere.

I cavoletti di Bruxelles sono ortaggi difficili da portare a tavola senza i dovuti accorgimenti. Grandi quanto una noce e con foglie compatte, disposte una sopra l’altra, hanno un gusto pungente, tendente all’amaro. Ma, con i dovuti accorgimenti, si possono trasformare anche i cavoletti di Bruxelles in un goloso contorno.

ùImparando a lavarli, a cuocerli e a smorzarne i toni amari, questi vegetali possono diventare un’arma segreta per rendere speciale il pranzo o la cena. Da novembre a marzo, i cavoletti di Bruxelles sono a nostra disposizione dal fruttivendolo: ecco come tirar fuori il meglio da questi ortaggi.

Perché i cavoletti di Bruxelles si chiamano così?

Originari del bacino del Mediterraneo, nel corso del XVII secolo venivano coltivati soprattutto nel Nord Europa, in particolare in Belgio dalla cui capitale prendono il nome. La tradizione narra che i cavoletti di Bruxelles siano nati proprio in Italia e sarebbero stati introdotti in Belgio dalle truppe d’occupazione romane.

Quando si mangiano i cavoletti di Bruxelles?

I cavoletti di Bruxelles vengono raccolti in momenti dell’anno diversi. La ragione sta nel fatto che non maturano tutti nello stesso momento. Queste verdure invernali sono disponibili da novembre a marzo.

Quante varietà di cavoletti di Bruxelles esistono?

Non esiste solo un tipo di cavoletti di Bruxelles. Sul mercato ci sono diverse varietà: il Nano precoce, il Tardivo e il Mezzo Nano. Si tratta di cultivar provenienti quasi sempre da paesi del Nord Europa.

Come si lavano i cavoletti di Bruxelles?

Una volta acquistati, i cavoletti di Bruxelles vanno lavati per bene sotto l’acqua corrente. Poi si eliminano le foglie più esterne e il torsolo alla base e si fa un taglio a croce con un coltello.

Come si cucinano i cavoletti di Bruxelles?

I cavoletti di Bruxelles vanno cucinati al vapore o bolliti in acqua salata. Se la ricetta che state seguendo richiede un passaggio in forno, teneteli in acqua per 15 minuti. Per una cottura completa lasciateli invece 25 minuti.

Come si fa a togliere l’amaro ai cavoletti di Bruxelles?

Si sa, i cavoletti di Bruxelles sono famosi per il loro sapore amaro. Per togliere un po’ di amarognolo, dopo averli lessati, provate a caramellarli, mettendo un cucchiaio di zucchero di canna o un cucchiaio di sciroppo d’acero e un goccio di acqua in una padella. Diventeranno croccanti e con un fondo dolciastro.

Cosa contengono i cavoletti di Bruxelles?

I cavoletti di Bruxelles contengono una grande quantità di vitamine. Si va dalla vitamina A alla B, C e K. Inoltre, contengono anche ferro, rame, calcio, potassio, manganese e fosforo. I cavoletti di Bruxelles aiutano a contrastare le ulcere, l’anemia e sono un potente strumento di detox.

Come rendere digeribili i cavoletti di Bruxelles?

Per qualcuno i cavoletti di Bruxelles potrebbero risultare indigesti. Per renderli digeribili, prima di utilizzarli, provate a sbollentarli per circa 3 minuti in acqua bollente per togliere il gusto amarognolo e renderli più digeribili.

Come abbinare i cavoletti di Bruxelles

I cavoletti di Bruxelles sono spesso serviti come un contorno, abbinati a pollo, tacchino o vitello lessati o arrosto. Ma possono essere serviti anche da soli, accompagnati da una crema di formaggio, uva o uvetta sultanina, oppure conditi con una salsa si panna e noce moscata. Da provare accompagnate con un trito di mandorle e noci. Provali anche saltati in padella con guanciale e pecorino.

Quanto durano i cavoletti di Bruxelles in frigo?

I cavoletti di Bruxelles possono essere conservati in frigorifero, a patto che siano posizionati nello scompartimento per le verdure. Lì possono durare per 4-5 giorni.

Conclusione

Questo è tutto quello che dovreste sapere sui cavoletti di Bruxelles. Se avete scoperto nuovi metodi di cottura o nuove curiosità sull’argomento, scriveteci pure sui nostri canali social, saremo felici di valutare i vostri suggerimenti.