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Dove mangiare a Bari: gli indirizzi dalla focaccia al gelato

di Stefania Leo 7 Agosto 2023 12:00

Se avete deciso di visitare il capoluogo pugliese, potreste essere storditi dall’offerta enogastronomica presente in città. Allora ecco qualche indirizzo per sapere sempre dove mangiare a Bari.

Vacanze in Puglia fatte bene significa sapere anche dove mangiare a Bari. Infatti, il capoluogo pugliese è ormai diventata una vera e propria tappa enogastronomica, con un’offerta variegata, che va dalla cucina tradizionale di Bari Vecchia alle nuove interpretazioni dei migliori ingredienti sul territorio. Non mancano gli indirizzi per gli amanti della cucina internazionale, della mixology e del buon gelato. E non stupitevi troppo se in un ristorante trovate anche la carta pizze e un menu dedicato ai panzerotti: a Bari l’ibrido gastronomico è di casa. Così, mentre si passeggia per i vicoletti storici e si odono i pescatori parlare il loro stretto dialetto, segnatevi questi indirizzi ché l’ora di pranzo e cena arriva in un lampo. Ecco i posti migliori dove mangiare a Bari.

Indice
  1. I ristoranti
  2. Le pizzerie
  3. Panzerotti, popizze e sgagliozze
  4. La focaccia
  5. Wine bar
  6. Cocktail e Mixology
  7. Gelati
  8. Pasticceria

I ristoranti

Terranima (Via Putignani, 213/215)

“L’iconico ristoro per viandanti e viaggiatori alla ricerca dei più autentici sapori di Puglia”. Questa definizione calza a pennello per Terranima, insegna in cui poter godere dell’espressione autentica della cucina della tradizione barese. Ma attenzione: ciò non significa piatti immutabili in menu. L’attenzione alla stagionalità e la voglia di aggiungere un tocco estetico alla cucina di casa, fanno di questo “ristoro pugliese” un punto di riferimento in città. Dalle cime di rape al riso patate e cozze, passando per l’appetitoso piatto di orecchiette con la braciola al ragù: qui la cucina parla barese e si presenta al cliente con la solidità di una tradizione secolare.

Osteria Le Arpie (Vico Arco del Carmine 2)

Camminando nei vicoli di Bari vecchia potreste sentire i profumi della cucina di ispirazione “barivecchiana”. Siete a Vico Arco del Carmine 2, nel cuore del centro storico, sulla soglia dell’Osteria Le Arpie. Ai fornelli c’è lo chef Enzo Vigilante, difensore della tradizione e convinto servitore del Riso patate e cozze come primo piatto. Ciò non toglie che in questa osteria tipica potrete assaggiare tutti i cavalli di battaglia del ricettario tradizionale barese, aggiungendo all’esperienza una location calata nella vera Bari vecchia. Vino buono e portate abbondanti garantiti.

Urban Assassineria Urbana (Via Nicolai, 10)

Urban Assassineria Urbana è il luogo in cui provare la cucina metropolitana barese. Al centro dell’esperienza, gli Spaghetti all’Assassina, l’ultimo tormentone enogastronomico in città. Consigliamo questo indirizzo perché, oltre ad offrire la possibilità di gustare questo primo piatto in versione senza glutine, in carta sono disponibili numerose variazioni sul tema. Stracciatella, tartare di tonno, datterino giallo, cacio e pepe: le declinazioni dell’Assassina concepite da Celso La Forgia e il suo team hanno il solo limite della stagionalità. Da provare anche i Bao farciti con ingredienti della tradizione pugliese.

Biancofiore (C.so Vittorio Emanuele II, 13)

A pochi passi da Piazza del Ferrarese c’è il regno di Diego Biancofiore. Storico indirizzo della città, il Ristorante Biancofiore offre due percorsi degustazione (Dal Mare, Dalla Terra) e un menu alla carta dove domina la freschezza della materia prima. Da provare il Gran piatto di sfilettati, omaggio alla tradizione cittadina dell’assaggio del pesce crudo, qui elevata ad un altissimo livello di eccellenza. In più, si viene da Biancofiore per la sua carta vini, che spazia senza paura nel regno dei naturali. Fatevi guidare nella scelta.

U’kor (via Roberto da Bari, 130)

Grazie all’intuito di Diego Biancofiore e all’intraprendenza della barlady e ora anche imprenditrice Haneul Lee, detta Hannetta, Bari ospita il primo ristorante di cucina coreana in Puglia. Il menu è un viaggio da fermi, da provare dalla prima all’ultima portata. Tutte le ricette sono realizzate con ingredienti locali. Ma siccome nella vita tocca sempre scegliere, iniziate dal Bibimbap, che qui si manca con “la cucchiàre”, non con le bacchette. Disponibile nelle varianti al tonno, carne e vegano. Curiosità: in cucina, guidato dal ricettario di Hannetta, c’è l’italianissimo Antonio Girolamo.

Vettor (via Giuseppe Bozzi, 73)

Negli ultimi cinque anni il trend del fusion ha attraversato le strade di Bari come una febbre. Da Vettor Michele Spinelli e lo chef Nicola Ricci hanno creato una carta in cui ingredienti pugliesi si incontrano con il ricettario giapponese. Il tutto circondato da un ambiente che è un omaggio all’arte e alla bellezza. Accanto a un’offerta variegata e in linea con le stagioni, vive una carta vini in continua evoluzione.

Le pizzerie

La Maddalena (Via Grimoaldo degli Alfaraniti, 26)

A La Maddalena si viene per vivere un’esperienza da veri local: la pizza al cofano. Si entra, si ordina una delle 130 variazioni messe in carta da Pasquale Saracino e si riceve una pizza bassa e scrocchiarella, simile a quella della tradizione romana. Si esce e la si mangia poggiandola sul cofano dell’auto, con accanto la Peroni d’ordinanza. Come ogni buona pizzeria d’asporto che si rispetti, anche La Maddalena ha un ampio ventaglio di proposte da street food. Immancabile il panzerotto, fritto e al forno. Da provare il Medaglione con stracciatella e braciola.

Risto-Pazzeria Dregher (Via Benedetto Petrone, 10-14)

Alle porte di Bari Vecchia, questa è la prima pizzeria che si incontra lasciando il borgo murattiano. La pizza è bassa e croccante. I panzerotti sono rigorosamente fritti. Ma è il contorno – dalla sala alla cucina – a fare la differenza. Cenare qui significa godere di un vero assaggio di baresità.

Chinè Mood Bari (Via Orfeo Mazzitelli, 260a)

Francesco Marasciulo è il deus ex machina di Chinè, insegna oggi presente anche a Bari, in zona Poggiofranco. Qui si può mangiare una pizza contemporanea, presentata con ingredienti locali. Una volta seduti, la prima coccola arriva con le sgagliozze calde, tipico street food barese offerto per ingannare l’attesa. Tra le ricette proposte, presenti anche pizze con tartare di pesce fresco.

Piccinni28 (Via Piccinni, 28)

La Pizzeria Piccinni 28 è situata nel cuore di Bari a due passi dal centro storico. Come molte insegne pugliesi, la pizzeria viaggia di pari passo con la ristorazione, in modo da accontentare ogni commensale giunto a tavola. Da Piccinni 28 la pizza ha il bordo alto ed è condita con ingredienti che seguono le stagioni. Disponibile anche la variante al padellino.

Giotto (Via Orfeo Mazzitelli, 178)

Da Giotto la pizza è gourmet, senza glutine e perfettamente in armonia con una carta da ristorante. Riconosciuta come Pizzeria Eccellente 2023 da 50Top Pizza, l’insegna ha lavorato al suo progetto con costanza, combinando un impasto altamente digeribile a una varietà di pizza attenta alla territorialità e alle richieste dei clienti. Aperti anche la domenica a pranzo.

Federì (via Quintino Sella, 259)

A poca distanza dal centro, Federì propone un’ottima pizza contemporanea, che mixa croccantezza e morbidezza nello stesso piatto. Ricette dedicate agli ingredienti del mare convivono con variazioni sul tema terra. Disponibile anche l’asporto e la consegna a domicilio.

Panzerotti, popizze e sgagliozze

Ghiotto Panzerotto (via Papa Pio XII, 43)

Beppe Giovine e Danilo Cecchinato hanno puntato subito in alto. Volevano creare il “panzerotto fatto bene”, fedele alla ricetta barivecchiana, in cui la chiusura di questo disco di pasta viene fatta a mano, con la sola pressione dei polpastrelli. A colpi di notti insonni, hanno messo a punto un impasto croccante e digeribile, proponendo oltre 30 ripieni. Questo è un vero posto per local, dove si pranza con i piatti disponibili nella vetrina della tavola calda, si può ordinare un’Assassina o uno dei secondi targati Don Pollo. Per i panzerotti bisogna aspettare il tramonto, ma ne vale la pena.

Pizzeria Di Cosimo (Largo Albicocca)

Nel cuore di Bari Vecchia, si viene per provare i panzerotti della tradizione, quelli ben dorati, ben farciti, serviti a temperatura inferno. Ci si può accomodare ai tavolini esterni o mangiarli appoggiati ai muretti della piazza. Parola d’ordine: non sporcarsi.

Le Sgagliozze di Donna Carmela (Largo Albicocca)

Accanto a Pizzeria Di Cosimo c’è un piccolo locale casalingo, in cui provare due street food simbolo di bari: sgagliozze e popizze. Presso Le Sgagliozze di Donna Carmela è possibile provare questi quadrati di polenta fritta e le palline di pasta cresciuta. Tutto è fritto al momento, salato a dovere e caldissimo. Un vero must per i baresi.

La focaccia

Panificio La Pupetta (Via Benedetto Cairoli, 25)

Tra i forni più recenti c’è Focacceria La Pupetta detta anche “da Elisa”. Qui si sforna la focaccia realizzata con semola. Elisa Mucaliaj la sforna sottile, croccante, intrisa d’olio al punto giusto, con origano e le olive. I pomodori vengono “schiattati” sull’impasto come da tradizione.

El Focacciaro (Via Cognetti, 43)

El Focacciaro sforna focacce a ciclo continuo da oltre 50 anni. Sono aperti h24, in modo da controllare anche la lievitazione del loro prodotto, che segue appunto il ciclo quotidiano. Alla semola qui si aggiunge la patata e l’impasto è poi condito con pomodori, origano e olive. Olio in abbondanza, ovviamente. Anche qui la coda è lunga, ma scorrevole.

Antico Panificio Fiore (Via Palazzo di Città, 38)

Tony Fiore è il custode della tradizione di famiglia, che a Bari Vecchia, oltre l’Arco di San Nicola, porta il nome di Antico Panificio Fiore. Nel 2019 ha anche conquistato il titolo di focaccia più buona d’Italia. Una chiesa sconsacrata del 1508 ospita, tra colonne romane e santi, uno dei panifici più famosi della città. Qui la focaccia barese è quella senza semola. Il pomodoro viene spaccato in una ciotola, dove si raccoglie polpa e sugo. Poi si sparge tutto insieme sull’impasto, condendo con abbondante olio. Non fatevi impressionare dalla lunghezza della coda: scorre veloce.

Wine bar

Mostofiore (Via Roberto da Bari, 128)

Vini naturali, spirits e buon vivere: è questa la ricetta di Mostofiore, che in via Roberto da Bari rappresenta la certezza incrollabile per gli amanti dei vini naturali.

Organic – Vini Vivi e Bischerate (Largo Adua, 21)

Una piccola cucina, in cui ordinare cose tipo l’Antipastone “Giusto due cose”, e un amore sconfinato per il vino. Vivo però, naturale. Questo è il posto giusto per un aperitivo a due passi dal mare, in cui non berrete mai calici banali.

Cocktail e Mixology

Speakeasy (Largo Giordano Bruno, 34)

Bari è una città che ha molto da offrire anche agli appassionati di mixology. Prima tappa da Speakeasy, nel borgo murattiano, dove il buon bere si mescola con la musica giusta e un ambiente molto curato. Dal 2011 Vincenzo Mazzilli e Nicola Milella sono le menti dietro una drink list in continua evoluzione, ispirati e creati anche con ingredienti pugliesi. Una piccola carta food completa l’esperienza. Tra le voci, non mancano il baresissimo panzerotto e il club sandwich.

Hagakure Noh Samba (Via Salvatore Cognetti, 29)

Oltre ad avere un’offerta food di grande qualità, contaminata dalla tradizione giapponese, brasiliana e italiana, Hagakure Noh Samba è una delle insegne più frequentate dai local quando si tratta di prendere un drink fatto come si deve. Dietro il bancone, Gianluca Tassielli, bartender creativo e versatile.

Gelati

Bar Telebari (Via Giuseppe Fanelli, 221)

Dal 1969 il Bar Telebari è il punto di riferimento per il gelato tradizionale a Bari. Tra gusti tradizionali e creativi, qui si può ordinare anche il gelato senza lattosio. Qui è possibile anche gustare un dolcetto o prendere un caffè.

Gelateria Gentile (Piazza Federico II di Svevia, 33)

L’insegna, che ha conquistato anche un cono per la guida dedicata da Gambero Rosso, si trova accanto al Castello Svevo, con un locale completamente rinnovato. Dalle creme ai gusti di frutta, per un cono si viene drammaticamente assaliti dall’imbarazzo della scelta.

Pasticceria

Andy Havlik (Via Gaetano Salvemini, 44)

Andy Havlik ha aperto questo negozio nel 2022. Il progetto nasce in collaborazione con il gruppo Hagakure e porta oggi in città una proposta dolce e salata, che si snoda dalla colazione all’aperitivo. La pasticceria di Andy ha portato la tradizione francese nel cuore della città.

Pino Ladisa Pasticciere e Cioccolatiere (Viale Papa Giovanni XXIII, 199)

Cioccolateria e pasticceria convivono nella storica insegna di Pino Ladisa. Figlio d’arte, ha studiato alla corte di grandi maestri come Iginio Massari. Si viene qui per i suoi lievitati, le torte e i macarons.