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Dalla colazione all’after dinner: dove mangiare a Cortina

di Daniela Anguilano 26 Luglio 2023 17:00

Cortina d’Ampezzo è un vero e proprio paradiso dei gourmet. Cortina unisce infatti i sapori dell’Italia e del Tirolo in piatti che possono essere gustati nei numerosi ristoranti, pasticcerie, birrerie, enoteche, malghe e rifugi che, al piacere della cucina locale di altissima qualità, uniscono l’atmosfera e i panorami indimenticabili della Regina delle Dolomiti.

Meta vip per un weekend sulla neve ma sempre più apprezzata anche dagli amanti del downhill e dei trekking estivi, di recente siamo stati a Cortina dove sono già iniziati i lavori in vista delle Olimpiadi invernali del 2026. Naturalmente, oltre ai servizi strettamente correlati allo svolgimento dei giochi a 5 cerchi, Cortina è pronta a offrire anche la sua variegata proposta enogastronomica che può contare sia su locali medaglia d’oro come gli stellati SanBrite e Tivoli, che su numerose altre location (tra ristoranti, wine bar, rifugi d’alta quota, ecc), tutte eccellenti protagoniste dell’offerta food ampezzana. Pronti a fare uno slalom fra i migliori locali della Regina delle Dolomiti? Ecco dove mangiare a Cortina!

Ristoranti

SanBrite (Località Alverà)

La prima cosa che vogliamo farvi scoprire è l’agricucina del SanBrite (nome ladino che significa malga buona), ristorante 1 Stella Michelin dello chef e patron Riccardo Gaspari (tornato fra le sue montagne dopo l’esperienza vissuta all’Osteria Francescana al fianco di Massimo Bottura) che ha saputo trasformare la cucina di montagna in un concept altamente contemporaneo. Oltre alla proposta da ristorante stellato, il SanBrite organizza un brunch domenicale e – ogni martedì – la brace all’interno del parco, l’evento cool dell’estate ampezzana per sbivaccare nel verde gustando dell’ottima carne e verdure grigliate.


Insignito anche della stella verde, riconoscimento che premia le cucine sostenibili, il SanBrite offre una cucina che lo staff ama definire rigenerativa. Il menu – figlio di una continua sperimentazione – cambia spesso per adattarsi alla stagionalità e ai tempi di produzione, e tutto ciò che viene portato in tavola è frutto di una filiera che si autoalimenta in modo costante (Gaspari non ha mai puntato su fornitori esterni decidendo di diventare fornitore di se stesso): i formaggi in menu, ad esempio, sono ottenuti dal latte munto dal papà dello chef che più un quota gestisce l’agriturismo El Brite de Larieto (altra stella verde della famiglia) che, situato in uno dei lariceti più estesi d’Europa, è famoso per le sue merende a base di krapfen, buchteln e kaiserschmarren oltre – anch’esso – per il brunch domenicale.

Ristorante Tivoli (Località Lacedel, 34)

Ai piedi delle Tofane, in una bella casa alpina con terrazza panoramica, ha sede l’altro storico ristorante stellato – il Tivoli – da sempre riconosciuto come una delle migliori tavole di Cortina. Anche qui l’obiettivo dello chef Prest è esaltare la tradizione partendo dalla scelta dalle materie prime del territorio montano, oltre che del pesce che arriva ogni giorno dai mercati ittici di Venezia e Chioggia. Grande importanza è data anche ai vini (perché, a certi livelli, ogni portata merita il giusto abbinamento) attraverso la scelta di prima fascia, annate storiche e grandi etichette francesi. Inoltre, il ristorante Tivoli offre anche un importante servizio di catering; se sarete fortunati potreste quindi avere la possibilità di gustare le creazioni firmate Graziano Prest durante uno dei numerosi eventi organizzati in paese.

Baita piè Tofana (Località Rumerlo)

Proseguendo, il Ristorante Baita piè Tofana è una chicca per tutti gli amanti della montagna, della cucina e del buon vino. È il regno di Michel Oberhammer che, avvalendosi di professionisti quali lo chef Federico Rovacchi, ha affiancato al mestiere di distributore di vini quello del ristoratore di alta fascia candidandosi tra i papabili che potrebbero ottenere l’ambita stella. L’interno di questo chalet è un autentico habitat di montagna con arredi in legno, eleganti accostamenti di tessuti e lampade in rame che in inverno creano un ambiente caldo e accogliente. Contribuisce a offrire un’atmosfera ancora più magica il camino, attorno al quale ci si può sedere e passare una serata al “Larin”

Nel periodo estivo, invece, un punto di forza del locale è sicuramente la terrazza panoramica dove – seduti a dei grandi tavoli conviviali anche al fianco di sconosciuti – si possono mangiare piatti di selvaggina, pesce e verdure di stagione cucinati con grande utilizzo della brace. Tra le proposte del menu alla carta segnaliamo l’ottimo spaghetto con anguilla alla brace e caviale e il gelato mantecato al momento, oppure lasciatevi guidare dallo chef e la sua selezione di piatti inseriti nel menu degustazione “Ai piedi delle Tofane” che vi permetterà di assaporare tutti i gusti e i profumi del territorio.

Alajmo Cortina (Località Ronc)

Nello storico locale El Toulà si trova invece la nuova wunderkammer della famiglia Alajmo, che qui a Cortina è arrivata in punta di piedi proponendo sia una ristorazione di tipo tradizionale (come ci hanno abituato negli altri locali del gruppo), che aperitivi con flute di champagne e caviale o after dinner all’interno del Bar Alfredo: una proposta studiata quindi per permettere all’avventore di ordinare qualcosa da mangiare in qualsiasi momento della giornata. Cosa mangiare da Alajmo? A seconda che ci andiate soli o in comitiva, potrete o scegliere dal menu à la carte i piatti che più vi ispirano (tutti incredibilmente buoni e che, grazie ai loro colori, vanno a impreziosire le sobrie ed eleganti mise en place) altrimenti – per un’esperienza più immersiva (e se ci andrete in gruppi da 8 o più persone) – optare per il menu degustazione per l’intero tavolo, o per quello condivisione che prevede piccole porzioni da disporre al centro del tavolo per essere per l’appunto condivise. Il motivo ispiratore di tutti i piatti sono comunque gli anni passati e la volontà di farli rivivere ai commensali che a ogni boccone potranno dare una propria chiave di lettura.

Al Camin (Località Alverà, 99)

Altro locale che all’ombra delle Dolomiti D’Ampezzo spicca per la qualità della sua proposta è il ristorante Al Camin, dove lo chef Fabio Pompanin vi aspetta per farvi assaporare i migliori piatti della sua cucina di montagna (cacciaggione in particolare) arricchita con qualche tocco esotico; il tutto accompagnato da una strutturata lista di vini. Tra i cavalli di battaglia di Pompanin (che, a proposito di Olimpiadi, nelle ultime edizioni dei giochi è sempre stato selezionato tra gli chef di Casa Italia) meritano una menzione particolare il Timballo di riso nero con gamberi e salsa al curry e la Tagliata di cervo con cipolla rossa, lamponi e servito con finferli dei boschi ampezzani, due piatti di sostanza che vi consigliamo assolutamente di testare.

Cocktail Bar, Pub ed Enoteche

Faro Cortina (Largo delle Poste, 65)

Nonostante sia aperto solo da un annetto, Faro Cortina è già diventato un porto sicuro per chiunque voglia concedersi una pausa (dalla colazione fino a tarda sera). Nato come cocktail bar e dunque il locale ideale per chi vuole sorseggiare un buon drink (da scegliere sia tra i signature cocktail, come il nuovo “Re Luigi” con base rum e chiarificato con kefir e chips di banana, o tra i classic), Faro Cortina propone anche un’interessante offerta food comprensiva di pinse e focacce romane, crostoni e tartare. Tornando al beverage, di tutto rispetto è la drink list dedicata al gin tonic: se siete amanti di questo cocktail – tra le quasi trenta tipologie di gin e dieci diverse toniche tra cui scegliere – qui troverete pane per i vostri denti.

Molo pub (Località Maion, 4)

Gestito dalla stessa proprietà, Molo Pub è invece la meta consigliata per i beer addicted. Unico pub del paese raggiungibile dal centro in pochi minuti, il Molo (a true mountain pub) propone sei diverse birre alla spina oltre a una vasta scelta di birre in bottiglia, sia italiane che internazionali. Da mangiare troverete le classiche proposte da pub, tutte validissime, quali hamburger, toast, sfiziose piadine e fritti.
Naturalmente, visto che la mixology è nel DNA di famiglia, anche qui troverete dei cocktail signature e rivisitati.

Hotel De la Poste (Piazza Roma, 14)

Rimanendo in tema cocktail, un’altra tappa consigliata è l’Hotel de la Poste dove, all’interno del suo storico Bar (riconosciuto tra i locali storici d’Italia), potrete provare i drink che il barman Filippo Borghi preparerà per voi con il Cortina Mountain Gin, il “gin d’alta quota” creato dal patron dell’Hotel Gherardo Manaigo che ha selezionato personalmente le botaniche, e distillato artigianalmente in “small batch”; ovvero con la Cortina Ice Vodka, realizzata con doppia distillazione a partire dall’acqua purissima di una sorgente a oltre 2000 metri d’altezza.

Enoteca Cortina da Gerry (Via del Mercato, 5)

Se ai cocktail preferite invece un calice di buon vino, i posti in cui fermarsi sicuramente non mancano. L’enoteca Cortina da Gerry, situata in pieno centro, è uno dei locali storici di Cortina d’Ampezzo (un locale in cui il tempo si è fermato e dove accanto alle sedute ci sono dei braccioli con tanto di supporti in legno, dal gusto molto retrò, su cui poggiare i calici) rinomato per la qualità e l’ampia scelta di vini italiani e internazionali. É inoltre una tappa consigliata per chi vuole trascorrere un po’ di tempo in compagnia, sorseggiando dei calici di buon vino accompagnati da gustosi stuzzichini.

Enoteca Baita Fraina (Largo delle Poste, 17)

L’Enoteca Baita Fraina è invece nota per l’impressionante offerta (la sua carta dei vini, curata da Adolfo Menardi e dal figlio Simone sommelier professionista, vanta più di 500 etichette), la proposta di percorsi degustativi sempre nuovi per appassionati e intenditori, oltre che per i preziosi assaggi gourmet – sfizi culinari preparati direttamente dalla cucina dell’omonimo ristorante a cura dello chef Alessandro Mena – da affiancare agli ottimi vini dai sapori e profumi sia autoctoni che esteri.

Pasticcerie

Pasticceria Panificio Alverà (Piazza Pittori Fratelli Ghedina, 14)

All’inizio di Corso Italia si trova la storica pasticceria del maestro pasticciere Massimo Alverà, storica perché le fondamenta per la sua apertura (avvenuta in occasione delle Olimpiadi del ’56) furono gettate dal bisnonno di Massimo – fondatore in primis di un forno (tutt’ora attivo) – anche se da allora l’offerta si è chiaramente evoluta fino a includere anche la caffetteria e altre proposte da ristorante. Entrando da Alverà troverete una vetrina refrigerata con più di una trentina di proposte mignon – caposaldo della pasticceria – e monoporzioni in bella mostra, oltre a un bancone ricco di brioche sfogliate e classiche, prodotti da forno e torte sia classiche che di stampo più moderno. Assolutamente da provare sono il Buchteln e il Dolce Cortina, un baletto a lievitazione naturale che in questo periodo viene aromatizzato con sciroppo di fiori di sambuco. Non mancano infine i grandi lievitati, fiore all’occhiello della pasticceria, impastati solo ed esclusivamente con lievito naturale.

Pasticceria Ghedina (Frazione, Località Grava di Sotto, 9/A)

Se giunti in località Grava di Sotto sentirete il profumo di dolci appena sfornati, lasciatevi tentare ed entrate nella piccola pasticceria Ghedina, che dal 1985 produce pasticceria tipica fresca e salata, con vendita diretta nell’apposito spazio presso il laboratorio. Cosa asseggiare da Ghedina? I nighele, piccole frittelle simil krapfen tipiche del sestiere di Azon, i carafoi (sfrappole) nel periodo di carnevale, e sicuramente il loro Buchteln (a nostro avviso tra i migliori di Cortina) ripieno di crema… il peccato sarebbe non provarlo!

Pasticceria Embassy (Corso Italia, 44)

Con i suoi tavolini posizionati al centro di Corso Italia, un’altra meta per una colazione genuina, una buona merenda o una dolce coccola accompagnata da un caffè o una cioccolata calda è la Pasticceria Embassy che propone dolci tipici e di chiara contaminazione tirolese come strudel e krapfen, oltre a gelati artigianali e alle ottime crostatine con crema chantilly e lamponi. Specialità che potrete gustare anche in quota recandovi presso il Terrace Bar con terrazza panoramica sul monte Lagazuoi. L’Embassy comunque non è solo pasticceria, ma anche un posto dove trovare omelette, toast e piatti freddi per una pausa veloce tra una passeggiata/sciata e l’altra.

Rifugi

Discorso a parte meritano infine i rifugi, raggiungibili tramite funivia o – per i più temerari – facendo un po’ di trekking.

Capanna Tondi (Località Alpe, Via Faloria, 1)

Utilizzando l’impianto Faloria potrete raggiungere il Rifugio Capanna Tondi, un nido d’aquila situato proprio sulla vetta del Monte con un’ampia terrazza-solarium per pranzare all’aperto. L’interno invece è curato e accogliente con il classico arredamento in legno, tipico da rifugio di montagna. Ideale non solo per un pausa sci ma anche per una serata alternativa, Capanna Tondi organizza cene – con salita e discesa in motoslitta – in cui è possibile gustare specialità ampezzane ma anche dell’ottimo pesce. Assolutamente da non perdere i famosi distillati della sua grappoteca, da degustare dopo aver ordinato una porzione di kaiserschmarren (tra i migliori in circolazione).

Rifugio Lagazuoi (Monte Lagazuoi)

Se cercate il connubio perfetto tra una vista mozzafiato e prelibate ricette ampezzane, a quota 2752 metri potrete godervi un pranzo panoramico sulla terrazza del Rifugio Lagazuoi (uno dei rifugi più alti di Cortina). Facilmente raggiungibile a piedi o con la funivia del Lagazuoi anche da persone diversamente abili, qui potrete ordinare taglieri di salumi e formaggi accompagnati con la tipica puccia (pane di segale con semi di cumino e finocchio), polenta, patate ampezzane (saltate in padella con abbondante cipolla e profumate con speck locale), i tradizionali casunziei alle rape rosse, i canederli (chenedi in ampezzano) e tanto altro, comprese generose porzioni di strudel e del già citato kaiserschmarren.

Rifugio Scoiattoli (Località 5 Torri)

Se volete mangiare ammirando le maestose 5 Torri e la Tofana di Rozes, il must è recarsi presso il Rifugio Scoiattoli. Raggiungibile in pochi minuti con la seggiovia delle Cinque Torri, questo rifugio (gestito dagli stessi titolari del ristorante Ciasa Lorenzi) propone piatti tipici da sempre molto apprezzati quali le Violette ai sapori di bosco, pasta fatta in casa aromatizzata con mirtilli, nonché i dolci fatti in casa (molti dei quali a base di ricotta fresca di malga) come il salame al cioccolato accompagnato da una crema alla vaniglia e la Meringa Scoiattoli preparata al momento. Infine, se vorrete invece trascorrere una serata romantica e fuori dagli schemi da provare è la vasca botte – piena d’acqua costantemente riscaldata e posta all’esterno del rifugio – immersi nella quale potrete degustare il vostro calice di vino.