Dove mangiare a Poggibonsi? 6 indirizzi da appuntare

Poggibonsi data la sua importante e strategica posizione, sta vivendo una nuova vita culturale e gastronomica. Ma prima di parlare di dove mangiare a Poggibonsi spieghiamo per i meno informati dove si trova e cosa vedere

Dove si trova Poggibonsi?

Situata a metà strada tra Siena e Firenze e poco distante da San Gimignano, negli ultimi anni ha saputo farsi conoscere anche per il suo lato artistico: ne sono un esempio l’antica Fonte delle Fate impreziosita dalle sculture Dormienti di Mimmo Palladino, gli omini di ferro dello scultore inglese Antony Gormley che si confondono con le persone in vari punti strategici della cittadina, ma soprattutto l’ingegnoso progetto dell’Archeodromo del Parco Archeologico di Poggio Imperiale, unico museo all’aperto dedicato all’Alto Medioevo. Poggibonsi ha subito danni ingenti durante la seconda guerra mondiale, ma negli anni ha saputo risollevarsi e rimettersi in gioco. Una visita a San Lucchese, al Castello della Magione, un’escursione a piedi sul tracciato della vecchia ferrovia Poggibonsi-Colle oppure alla Rocca di Staggia, sono percorsi consigliati, e per rifocillarvi ecco sei indirizzi gustosi che dovete assolutamente provare.

Al Passo caffè Bistrot (Largo D.Bellucci 5)

Salvatore De Genua dopo aver vagato tra i migliori ristoranti della penisola come maître, è tornato a casa e ha messo a punto un suo ambito progetto Al Passo Caffè Bistrot  Situato in centro, dove una volta c’era il passaggio a livello, Salvatore ha creato un punto d’incontro per gli appassionati di mixology di alto livello. Tra i cocktail da segnalare il Taormina con Gin Mediterraneo, Limoncello, top di soda agli agrumi, Aperol, succo di arancia, oppure il Mezcalero con liquore al bergamotto, Mezcal Montelobos, Campari bitter. Inoltre a colazione il locale sforna croissant di un certo livello e a pranzo offre piccoli sfizi gastronomici come il polpo scottato con crema di parmigiano e pomodorini confit oppure il panino morbido alle nocciole con stracchino e crudo toscano.

I Love You Œnothèque (Via della Repubblica, 66)

I poggibonsesi la chiamano Via Maestra, anche se ufficialmente è Via della Repubblica, e qui si trova I Love You Œnothèque, il regno del buon vino e della cucina di qualità. Una storia d’amore oltre che nella vita, vede uniti anche nel lavoro i proprietari. Un po’ enoteca e un po’ bistrot, questo delizioso localino offre diverse idee sfiziose. Si può passare a degustare un calice di vino, magari accompagnandolo a un assaggio di salumi, formaggi e crostini oppure decidere di provare la cucina che tra le tante curiosità prepara il Pesce Asinello, ovvero Filetto di Eglefino con sformatino ai Porri e salsa di Datterini Gialli, Capperi, Olive, il Baccalà è servito in una Crostatina di sfoglia, ripiena al Baccalà mantecato, Zucchine e Pinoli su Crema al Pomodoro e fanno anche il Pie d’Agnello, con quenelle di patate e riduzione al vino. Data la piccola capienza del locale, per la cena è bene prenotare con anticipo.

La Galleria (Galleria Cavalieri di Vittorio Veneto, 20)

Uno dei punti di riferimento per gli amanti del pesce di qualità in Valdelsa, è senza dubbio La Galleria della famiglia Targi. In cucina Michele è il re del pescato, che tra bavette alla Mirko (la specialità della casa), pappa al pomodoro di mare, Gnocchi fatti in Casa di Polpo, Seppie, Calamari e Asparagi, Crudo di Pesce e Filetto di Pesce fresco all’Acqua pazza, sa sempre cosa far apprezzare ai suoi ospiti. Alla Galleria, si va principalmente per il pesce, ma Michele è un ottimo cuoco, anche per quanto riguarda la cucina toscana. La sala è affidata al figlio Mirko, appassionato e curioso gastronomo, che oltre a consigliarvi cosa mangiare, è anche il Sommelier, e la sua cantina è una delle più fornite del territorio, dove si trovano etichette pregiate e vecchie annate. Il ristorante, ha anche un piccolo dehor per mangiare all’aperto, fa servizio d’asporto, e se al momento della prenotazione segnalate che insieme a voi c’è anche un amico a quattro zampe, loro vi troveranno la maggiore zona di comfort.

Innocenti Wines (Via Cassia Nord 2F)

Gli amanti del buon vino, qui troveranno una grandissima selezione di etichette del territorio, nazionali e straniere, ma soprattutto la cucina dello chef Thomas Palmieri. Situato vicino allo svincolo di Poggibonsi Nord il locale è strategico per molti punti di vista: si può andare per pranzo, per un aperitivo, oppure per una cena di livello. Tra i piatti da provare il piccione con sedano rapa, pack choi, aspic di ala e una tartelletta di fegatino, il risotto con vongole veraci, ricci di mare, pasta di limone e finocchio sott’aceto oppure il rombo chiodato con caviale di aringa, latte di mandorla, topinambur e lardo.

I Boceri (via Senese, 109)

Naturalmente c’è spazio anche per mangiare una buona pizza e I Boceri sono la dimostrazione che in una via dove si contano più pizzerie che portoni, hanno una carta in più. Tra le pizze tradizionali troviamo La Canonica con mozzarella, carciofi, olive taggiasche e prosciutto arrosto, La Bocera è a base di mozzarella fior di latte, cipolle caramellate, burrata e pomodori secchi mentre tra le pizze gourmet con ingredienti made in Val d’Elsa consigliamo la Numero 6 con Tonno del Chianti, crema di fagioli, cipolla fresca e Olio Evo oppure la Numero 11 con Mozzarella, formaggio Gorgovino, zafferano e salsiccia.

Jolly bar Staggia (via Prato, 8)

Dulcis in fundo il Jolly Bar Staggia, nella frazione di Staggia Senese, che ha rivoluzionato in dieci anni il concetto di bar di paese, proponendo aperitivi di livello accompagnati da delizie salate, e una bella selezione di vini, ma soprattutto da qualche tempo si è concentrato nella pasticceria, ottenendo notevoli risultati. A conduzione familiare. Alessandro, Giulia, Martina, Arianna e Marco, hanno un ruolo ben preciso all’interno del locale. Le specialità sono le mignon, le girelle con frutta fresca, i croissant, i saccottini ripieni di mela, la sfoglia alla crema e i bomboloni. Tra le tante torte e i semifreddi da ordinare troverete la Tarte Tatin, la Crostata di Semolino, la Pavlova, il Marengo e la Foresta Nera.