Home Chef I ricci di mare finti per scongiurare l’estinzione (e come farli a casa)

I ricci di mare finti per scongiurare l’estinzione (e come farli a casa)

di Raffaella Galamini • Pubblicato 20 Gennaio 2020 Aggiornato 21 Gennaio 2020 08:51

Lo chef del Frontemare di Quartu Sant’Elena, vicino Cagliari, ha inventato una ricetta a base di ricci di mare finti per contrastare la pesca esagerata.

Ricci di mare finti ma a fin di bene. Per una volta nessuna frode alimentare nel piatto ma una nobile iniziativa di sensibilizzazione per una giusta causa. Il ristorante di Quartu Sant’Elena, Frontemare, ha creato la ricetta delle linguine ai ricci fake per sostenere la battaglia di QuiEtica. L’associazione è impegnata nella sensibilizzazione sull’allarmante situazione dei ricci nei mari sardi: sono infatti a rischio estinzione. Colpa di una stagione della pesca troppo lunga e della mancanza di tracciabilità del prodotto: ogni anno si pescano circa 30 milioni di esemplari. La situazione è ormai a livelli di guardia. Da qui la necessità di correre ai ripari e il lancio di una campagna I ricci mi piacciono in mare (#iRicciMiPiaccionoInMare), volta all’astensione dal consumo dei ricci durante tutta la stagione.

All’iniziativa il ristorante Frontemare ha aderito con entusiasmo, proponendo una ricetta speciale. Il piatto proposto dal locale di Quartu Sant’Elena si chiama Il riccio è un capriccio, ricordando la celebre canzone di Domenico Modugno. Si tratta di una ricetta dello chef Emmanuele Cossu che, utilizzando altre materie prime, riproduce sapore, profumo e consistenza del riccio. Il piatto è stato inserito in menu fino alla fine della stagione di pesca al riccio. Il ristorante si trova proprio di fronte al mare, in un contesto ambientale di grande suggestione: è poco lontano dal parco regionale di Molentargius, tra le più importanti aree umide d’Italia sottoposte a tutela.

Il piatto Il riccio è un capriccio rispecchia il menu del locale. È frequente la rivisitazione dei piatti della tradizione e l’utilizzo, come nel caso specifico, di tecniche e presentazioni moderne per risultati decisamente interessanti e che appagano tanto la vista quanto il palato. Tornando alla raccolta fondi per salvare i ricci di mare, parte del ricavato sarà devoluto proprio a QuiEtica per supportare la campagna #iRicciCiPiaccionoInMare. L’iniziativa, partita sotto Natale, proseguirà fino alla fine della stagione della pesca, aprile.

Ricetta delle linguine ai ricci finti

Per chi volesse provare la ricetta Il riccio è un capriccio, ecco come prepararla. Per ogni persona servono 100 g di linguine, 100 di cozze con il guscio, 1 tuorlo, 150 g di olio di semi, 10 g di aceto bianco, 10 g di prezzemolo. Pulite le cozze e lasciatele schiudere in padella con solo un filo d’acqua. Una volta aperte, lasciatele raffreddare e poi toglietele dal loro guscio conservando l’acqua di cottura. Inserite le cozze, il tuorlo, l’aceto e l’olio nel boccale di un mixer e frullate a massima potenza per 2 minuti, quando il composto sarà omogeneo, cremoso e privo di grumi sarà pronto. Cuocete la pasta al dente, passatela in padella con un filo di olio e uno spicchio di aglio e il prezzemolo. Quando la pasta sarà pronta, aggiungete l’emulsione di cozze continuando a mantecare e aiutandovi con l’acqua di cottura se necessario.