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Mangiare in hotel: Tavola Rossa a Postignano

di Candy Valentino • Pubblicato 21 Luglio 2022 Aggiornato 22 Luglio 2022 04:45

Il Castello di Postignano è un borgo medievale dove respirare storia e cultura, rilassarsi e assaporare una cucina di alto livello.

Il castello di Postignano è il castello che non c’è. Per lo meno non nel senso in cui siamo abituati a intenderlo noi. Sembra l’inizio di una fiaba? In effetti, i soci della Mirto srl devono aver avuto tanta fantasia e un pizzico di follia quando hanno saputo intuire, tra i resti di una frazione di Sellano che guarda verso la Valnerina, il potenziale per una struttura dedicata all’accoglienza di livello. Innamorandosi di un’immagine e di un’idea, nel 2007 hanno deciso di investire in corposi lavori di recupero realizzati sull’impronta del motto “middle age  outside e Manhattan inside”. Grande rispetto delle forme e dei materiali originali all’esterno, dunque, ma modernità e comodità all’interno delle 20 suites e delle sale destinate all’hotellerie, alle quali si è aggiunto il centro benessere. Postignano è nato come borgo fortificato tra il IX e il X secolo d.C, lungo la strada che collegava Assisi, Norcia, Foligno e Spoleto. Anticamente circondato da mura, oggi mantiene ancora la torre originale. Nel 2004 è entrato nell’elenco dei monumenti di interesse storico e artistico grazie al Ministero dei Beni Culturali

Tavola Rossa al Castello di Postignano

Dieci persone a tavola, una tavola spaziosa, apparecchiata con gusto e attenzione all’interno di una sala scavata nella pietra. Un menu fisso di otto portate sofisticate. Il buon cibo e l’atmosfera suggestiva basteranno a mettere a proprio agio i dieci commensali, anche in caso questi si incontrino la sera stessa per la prima volta? Lo chef stellato Vincenzo Guarino, responsabile del nuovo ristorante Tavola Rossa al Castello di Postignano, scommette di sì e, forse, è proprio la sua presenza durante la cena, al momento di impiattare le pietanze per introdurle, a fare la differenza.

Guarino è un creativo che ama sperimentare e mettersi sempre in discussione, che dimostra di non sedersi sugli allori, nonostante i successi già raccolti. Socievole e appassionato del suo lavoro, ha la capacità di riunire alla sua tavola dei veri intenditori di enogastronomia come dei semplici curiosi, in una formula nuova e affascinante. Il risultato è un pasto informale, dove, dalla cucina a vista, si passa alla cucina dal vivo, raccontata e condivisa sul momento, a stretto contatto con lo chef. Le distanze, si accorciano (nonostante la tavola sia bella grande) e la convivialità si sposa con l’amore per la lavorazione di materie prime ottime. La socialità, tra l’altro, inizia fin dal momento dell’accoglienza presso il wine bar Vini&Oli dove Vincenzo Guarino inizia il percorso con la degustazione di alcuni vini accompagnati da tartine preparate sul momento.

Il menu

Una proposta gastronomica innovativa per la zona, che spazia tra piatti come l’Assoluto di pomodoro, la Trota della Valnerina con panzanella e gazpacho di pomodoro verde, il Baccalà e roveja, il Riso carnaroli con pomodorino giallo, stracciata di bufala, gamberi rossi crudi e camouflage di verdure, le Linguine con porro, capperi e colatura di alici di Cetara, il Piccione con nutella di foie gras e nocciola, la Tarte-tatin di mele, la Variazione di carote e salsa di passito Sagrantino e altri dessert come I fiori di fragola e La nocciola incontra il salato con sorbetto al Pabana.

Ma il menu cambia sempre, avverte Guarino, così gli ospiti del Borgo non avranno mai la possibilità di annoiarsi al ristorante. Da Tavola Rossa non manca l’effetto sorpresa: di giorno, infatti, si trasforma in un’Academy di cucina con il suo ripiano high tech nascosto sotto a una copertura, fornito di piani cottura elettrici, lavelli e tutto il necessario per allestire delle cooking class.