5 modi per utilizzare l’albicocca in cucina
L’albicocca è il primo frutto dell’estate e spesso viene impiegata in succhi di frutta o mangiata in purezza: vi consigliamo altri 5 modi per servirla.
Primo frutto estivo a fare capolino sull’albero, l’albicocca porta con sé una storia lunga, che inizia come per molti altri frutti dalle zone della Cina orientale prossima alla Russia e arriva in Italia solo nel 60 d.C., diffondendosi lentamente nelle zone meridionali. Il Sud presenta un clima più adatto alla pianta la quale, avendo una fioritura precoce, risentirebbe pesantemente i danni dovuti a bruschi abbassamenti della temperatura. esistono diverse varietà di albicocca, differenziate tra loro per dimensioni e colore Il frutto è una drupa, ovvero si compone di una parte edibile carnosa che circonda la parte legnosa (nocciolo) all’interno della quale si conserva il seme. Alla stessa categoria appartengono pesche, susine, ciliegie e olive. Grazie all’avanzare delle tecniche agricole e alla diversità climatica del nostro Paese, oggi è possibile trovare diverse varietà di questo frutto che si differenziano tra loro per dimensioni, colore e rapporto dei nutrienti. La Pindos, ad esempio, è una varietà precoce che è pronta al raccolto già nel mese di maggio con buone dimensioni. La Diavola, come anche la Preola, sono varietà tipicamente campane: la prima è l’albicocca che, una volta matura, presenta le tipiche macchioline rossastre, mentre la seconda si distingue per la pezzatura piccola. A Nord, nella zona ligure, si coltiva la Valeggina dal colore arancione acceso e striatura rossa: essendo coltivata in zone meno calde, la maturazione del frutto è tardiva e si completa circa a fine giugno. Tra le varietà che stanno per perdersi c’è l’albicocca Reale di Imola: fruttifica sull’albero in modo scalare, cioè i frutti non maturano tutti insieme e questo comporta una raccolta a mano (selezionando ogni drupa) e un relativo costo elevato.
La caratteristica unica e distintiva per ogni varietà di albicocca è data dalla buccia vellutata (esocarpo) e da una polpa (mesocarpo) cremosa. L’albicocca inoltre rientra nella categoria dei climaterici: questi frutti riescono a portare avanti la maturazione anche dopo la raccolta, grazie allo sviluppo di particolari sostanze ormonali prodotte dal frutto stesso. ogni albicocca possiede un esocarpo (buccia) vellutato e una polpa (mesocarpo) cremosa, qualsiasi sia la varietà Tuttavia la qualità di un frutto che completa la maturazione sull’albero può essere migliore rispetto di uno raccolto precocemente: è possibile quindi acquistare albicocche non troppo mature ma così si rinuncia a una parte di dolcezza e aromaticità. Nutrizionalmente, l’albicocca è un grande apportatore di carotenoidi (lo si percepisce dal colore giallo arancio del frutto stesso). Queste sostanze sono fondamentali perché, una volta introdotte nell’organismo, consentono la sintesi della vitamina A, fondamentale per la protezione della pelle. Come tutti i frutti, presenta anche un buon contenuto di sali, in particolare magnesio, fosforo, ferro, calcio e potassio. Circa l’86% del frutto è composto di acqua: le albicocche dunque apportano 28 Kcal ogni 100 g.
Vittime del marketing, ci siamo abituati a percepire l’albicocca come un frutto molto delicato, adatto ai bambini oppure destinato al consumo sotto forma di bevanda in brick. Per contravvenire a queste consuetudini, ecco 5 modi per utilizzare l’albicocca in cucina.
- Onore alle tradizioni: confetture. Abbandoniamoci senza indugi alla tecnica che ci consente di conservare il profumo dell'estate in comodi barattoli sempre pronti all'uso. Preparare di sana pianta una confettura di albicocche sembra un lavoro duro ma, dopo la prima volta, è una strada in discesa che vi divertirete a ripercorrere spesso.
- Pollo con albicocche. Semplice e di stagione, è un piatto che ben si adatta alle cene estive, quelle in cui gli ospiti arrivano e iniziano a programmare le vacanze mentre tu tagli il pollo. In questa ricetta il pollo va tagliato a pezzi, infarinato e passato in padella; si aggiungendo poi cipolla, sfumando con del vino e continuando la cottura con le albicocche fresche.
- Pieni di spirito. Dato che in ciascuno di noi alberga un cattivo ragazzo o una cattiva ragazza, non possiamo non trasformare un frutto gentile in qualcosa di alcolico e dolce come le albicocche sotto spirito.
- Piccoli piaceri. Sarebbe ora di rivalutare la piccola pasticceria fatta in casa: solitamente richiede molti ingredienti, ma in questa stagione ci si può sbizzarrire anche solo preparando tartellette ripiene di crema pasticcera e giocando con tutta la frutta disponibile. Non dimenticate le albicocche, ovviamente.
- Cioccolato&Co. Arriva il caldo, il gelato entra ed esce dal freezer con la stessa velocità di viaggio di un jet dell'Aeronautica militare, e dimentichiamo l'amore per il cioccolato. Piccole scaglie di fondente, unite al gusto dell'albicocca, si rivelano un connubio perfetto. Per convincervi basta dire torta Sacher, in cui l'accavallarsi di gusto tra albicocca e cioccolato ha dato vita a uno dei dolci più famosi al mondo.
Adesso potete dirigervi al mercato e comprare un’intera cassetta di albicocche senza che che vi colga l’ansia da mancato utilizzo in seguito.
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