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#Sapevatelo: cos’è il Kakigori

di Nadine Solano • Pubblicato 23 Agosto 2017 Aggiornato 29 Agosto 2017 10:34

Alla scoperta di un goloso dolce di origine orientale: il kakigori.

Nelle bollenti giornate estive si sente sempre il desiderio di qualcosa che rinfreschi, disseti, dia ristoro. In Giappone, quando la temperatura sale inesorabilmente e il sole picchia forte, diventa pressoché insopprimibile il bisogno di concedersi un kakigori. Mai sentito nominare? È una sorta di granita coloratissima, che per certi versi può anche essere paragonata alla tradizionale grattachecca romana ma per altri presenta alcune sostanziali differenze.

Kakigori

A cominciare dalla consistenza. Per la preparazione del kakigori, infatti, non basta schiacciare e/o tritare il ghiaccio ma occorre rasarlo fino a renderlo sofficissimo, quasi impalpabile. Simile alla neve, insomma. Per far ciò viene utilizzata un’apposita macchina che funziona con l’elettricità e una speciale lama oppure (ma sono casi sempre più rari) manualmente, cioè per mezzo di una manovella. Quindi si procede versando uno sciroppo, e qua sta l’altra peculiarità del kakigori: sì, perché i classici gusti alla frutta, in particolare il pompelmo rosa, la ciliegia, la prugna, la fragola, l’uva e il melone sono sicuramente apprezzati ma ormai i giapponesi preferiscono alzare il tiro. Sbizzarrendosi con altri sapori quali il pomodoro, il tè verde, il tè matcha. Non solo.

Kakigori

Negli ultimi anni stanno facendo proseliti versioni ancora più originali e raffinate del kakigori, che prevedono l’aggiunta di ingredienti come il latte condensato (fatto bollire per circa 3 ore), i fagioli rossi bolliti, le noccioline, la panna, le perle di tapioca, le scaglie di mandorle. E qualcuno, principalmente dalle parti di Tokyo, ha inserito nel proprio menu i kakigori al gusto tiramisù e mascarpone.
Queste delizie nipponiche si trovano ormai ovunque: nei ristoranti, nelle sale da tè, nei bar e per strada, presso le bancarelle specializzate in street food. Non mancano mai in occasione di festival e fiere e un abbinamento vincente è con il mochi, altro dolce tipico a base di riso glutinoso, colloso e dalla forma tondeggiante.

kakigori

Essendo parecchio scenografico, sia per la sua stessa immagine che per i vivaci colori che lo contraddistinguono, il kakigori ha sedotto anche il popolo di Instagram: il relativo hashtag conta, al momento, quasi settantamila risultati. Risultati che sono un vero piacere per gli occhi, vedere per credere. Tenete però a mente questo consiglio: se decidete di provare questa specialità, accertatevi che venga preparata sul momento.