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5 kebab da provare a Roma

di Max Chiartosini • Pubblicato 24 Aprile 2014 Aggiornato 2 Maggio 2017 17:24

A Roma il kebab è una specialità ormai diffusa e amata, come in tutte le grandi città italiane. Scoprite alcuni indirizzi da non perdere con Agrodolce.

Non è facile stabilire chi abbia inventato il kebab: pare sia un’antica usanza dei cavalieri persiani che nel Medioevo grigliavano la carne sul fuoco infilzandola su una spada. Di fatto tutta l’area araba rivendica la sua versione e pertanto vi sono ricette turche, iraniane, pakistane, egiziane, libanesi, siriane. a roma il kebab si trova ovunque, ma è necessario distinguere tra i locali che propongono uno spiedo preparato in proprio e chi acquista prodotti preconfezionati In ogni caso il kebab si prepara con diversi tipi di carne (agnello, vitello, pollo) ma mai con il maiale (nell’Islam è vietato il suo consumo) e prevede l’aggiunta di verdure e salse, generalmente allo yogurt o piccanti. Si distingue il doner kebab (chiamato anche gyros dal greco oppure shawarma dall’arabo, che significa rotante) dallo shish kebab, che invece è lo spiedino di carne macinata e arrostita di origine turca. La cottura del doner kebab, più diffuso, avviene facendo ruotare un grosso spiedo composto di strati di carne speziata davanti a una fonte di calore, avendo cura di infilzare le parti più grasse in alto: in questo modo è il grasso stesso a dare l’aroma e aiutare la cottura. Una volta affettata, la carne è servita in una tipica piadina (yufka) assieme a verdure miste e salse come harissa piccante, l’hummus a base di ceci e tahina (pasta di sesamo) e la tzatziki (a base di yogurt, cetrioli e aglio). In Italia è una specialità che ha fatto breccia e, dopo lo scetticismo iniziale, è probabilmente lo street food più consumato dopo la pizza nelle grandi città. A Roma i kebabbari sono moltissimi, ma non è stato difficile distinguere tra quelli che preparano da soli il proprio spiedo e chi invece utilizza un salsiccione già pronto da cuocere e di dubbia provenienza.

Kebab

Le preparazioni artigianali si distinguono da quelle industriali con un po’ di spirito di osservazione: i bei cartelli colorati all’esterno con l’immagine di doner kebab di marche strane hanno la stessa valenza di una pubblicità del gelato Algida o di altre aziende simili esposte in una gelateria artigianale all’estero. Inoltre è necessario notare la composizione dello spiedo: quando gli strati di carne sono distinguibili l’uno dall’altro e non uniformi e di colore spento, è più probabile che si tratti di un prodotto fresco e non preconfezionato. Gli indirizzi che seguono propongono, a nostro giudizio, tra i kebab di Roma da non perdere per genuinità, gusto, ambiente e, perché no, folklore.

  1. KEBAB 3Kebab (via Valenziani, 14). Questo è sicuramente uno dei migliori doner kebab della città. Tre spiedi disponibili, di agnello, manzo e pollo, e il martedì e venerdi anche di pesce; il giovedì è disponibile anche uno spiedo di verdure. La piada in cui avvolgerlo è preparata direttamente al banco e impastata e cotta al momento. Non sono presenti molte verdure da aggiungere oltre a insalata e pomodoro, ma è possibile provare diversi condimenti: da provare quello patate e rughetta. Il prezzo è leggermente sopra la media (5€) ma di sicuro ne vale la pena. Meritano un assaggio anche i falafel. È possibile anche ordinare una varietà di piatti arabi espressi come cous cous, tajine e shish kebab.
  2. ALI BABA 2Ali Babà (via Carroceto, 96). La peculiarità di questo locale siriano è quella di essere aperto 24 ore, il che lo ha reso famoso in tutta Roma, soprattutto tra i nottambuli che lo conoscono come il kebabbaro di Arco di Travertino. Ma la popolarità è dovuta anche al fatto che l’ambiente è curato e pulito e che il kebab è di altissima qualità. Basti pensare che gli spiedini (quindi gli shish) vengono cotti alla brace direttamente davanti al cliente. La vetrina è ricca e invogliante e l’unica pecca è il prezzo di alcune specialità: una porzione da 2 spiedini di shish kebab può costare anche 14 €. Nella norma invece il doner kebab (4, 5 e 6 €, in base all'appetito). È possibile anche fumare la shisha, la pipa ad acqua tipica dei paesi mediorientali. Ali Babà possiede altre 2 sedi: quella di via dell'Arco di Travertino (al numero 27) e un'altra in via dei Castani a Centocelle.
  3. L'hummusShawarma Station (via Merulana, 271). Un vero e proprio ristorante di cucina libanese ed egiziana che offre un ottimo kebab, oltre ad altre specialità come falafel, kufta, hummus e cous cous. Il servizio ricorda un po' quello delle mense. La carne è di provenienza italiana e certificata.
  4. Ristorante Kabab di Hussein (via di Grottarossa, 52). Aperto da più di vent’anni, offre una nutrita scelta di piatti persiani, incluso ovviamente un ottimo doner kebab di vitello e manzo speziato. Il mercoledì sera si tengono anche spettacoli di danza del ventre.
  5. shawarmaPizzeria Kebab (via Laurentina 599 ang. via dei Corazzieri). Un punto di riferimento per i nottambuli della zona, offre un buon kekab di agnello accompagnato da numerose verdure e salse. Le porzioni sono generose e di solito si fatica a finirle. La piadina è fatta in casa, così come la pizza al taglio. Ottimo per il dopo-palestra (se non si vuole perdere peso, ovviamente).

Quali sono i vostri indirizzi preferiti a Roma?