Nasturzio: tutti gli usi in cucina di una pianta particolare
Il nasturzio è una pianta dalle innumerevoli proprietà e di cui si possono usare tutte le parti in cucina, dai fiori alle foglie: ecco i nostri consigli.
Avete mai pensato di arricchire o decorare i vostri piatti con dei fiori che fossero non sono belli ma anche commestibili? La varietà di piante che possono essere utilizzate in cucina è davvero vasta e non sempre è facile scegliere l’abbinamento vincente che esalti tutti e cinque i nostri sensi. Se volete stupire i vostri ospiti con delle prelibatezze floreali potete optare per il nasturzio.
Cosa è il nasturzio?
Il Nasturzio è una pianta appartenente alla famiglia delle Tropaeolaceae, originaria del Perù, con dei bellissimi fiori di colore arancio e giallo. Questo tipo di pianta è coltivata in Sudamerica durante tutto l’anno, mentre in Europa la sua coltivazione è riservata soltanto a determinate tipologie ibride che sono diffuse soprattutto nelle regioni dal clima caldo e soleggiato.
A cosa fa bene il nasturzio
Fin dall’antichità il nasturzio era conosciuto per le sue innumerevoli proprietà terapeutiche tanto che ancora oggi il suo impiego in erboristeria lo rende una delle piante più utilizzate in ambito curativo e culinario. La medicina naturale utilizza principalmente le foglie fresche del nasturzio non solo come rimedio per infezioni batteriche, ma anche come vera e propria cura ricostituente per combattere l’arrivo dei primi freddi. Grazie, infatti, alla presenza di un elevato quantitativo di clorofilla e di oli di senape in esso contenuti, il nasturzio svolge un’efficace azione battericida rinforzando il sistema immunitario. Questa pianta rappresenta una vera miniera d’oro di vitamina C; pensate che 100 g di nasturzio ne contengono circa 500 mg e coprono il fabbisogno giornaliero di un soggetto adulto. Ma non finisce qui: tutte le parti del nasturzio sono commestibili quindi potrete sfruttare al meglio ciascuna proprietà benefica di questa pianta preparando degli squisiti manicaretti e unendo così l’utile al dilettevole.
Di cosa sa il nasturzio
Dal sapore molto piacevole, simile a quello del crescione, le foglie del nasturzio sono utilizzate prevalentemente per insaporire i primi piatti, dato il loro carattere leggermente piccante, mentre il frutto è impiegato spesso come surrogato del cappero. Ma vediamo più da vicino come poter cucinare al meglio tutte le parti di questa pianta così versatile.
Frutti
Ideali da utilizzare freschi in insalate o per aromatizzare l’aceto che userete come condimento. L’elevata somiglianza con i capperi rende i frutti del nasturzio perfetti per essere conservati sotto olio e sale. Potete anche utilizzare i semi ormai maturi, lasciandoli essiccare per poi tostarli e macinarli come il pepe.
Fiori
La spiccata cromaticità dei fiori del nasturzio li rende perfetti per decorare e abbellire ogni tipo di pietanza. Se però volete gustare i fiori di questa pianta, potete utilizzarli come condimento per i cibi saltati in padella o come ripieno di ravioli o paste fresche: le note lievemente piccanti si abbinano perfettamente alla carne e al burro, quindi sì a primi piatti a base di sughi bianchi o rossi fortemente aromatizzati.
Foglie
Come per le verdure a foglia verde, anche il nasturzio si presta benissimo per la preparazione di frittate o per arricchire dei tramezzini con ripieno a base di formaggio. Ma le foglie del nasturzio sono impiegate ottimamente anche nella realizzazione di dessert, soprattutto nei sorbetti o nelle composte a base di rabarbaro o fragole.
Il nasturzio ha effetti collaterali?
Il nasturzio, se consumato in quantità moderate, non presenta effetti collaterali significativi. Tuttavia, poiché stimola la digestione e ha proprietà diuretiche, può causare un leggero effetto lassativo se assunto in grandi quantità. In caso di gravidanza o allattamento, è sempre consigliato consultare il medico prima di utilizzarlo regolarmente.
Come coltivare il nasturzio?
Il nasturzio è una pianta relativamente semplice da coltivare, che cresce bene sia in giardino che in vaso. Preferisce posizioni soleggiate e terreni ben drenati, ma può adattarsi anche a terreni più poveri. È importante annaffiarla regolarmente, ma senza esagerare, poiché l’eccesso di acqua può portare a marciumi radicali. Può essere coltivata da seme o acquistata come pianta già sviluppata, e fiorisce abbondantemente durante l’estate e l’autunno. In generale, è resistente, ma durante l’inverno, in climi freddi, può essere coltivata solo in ambienti protetti o al chiuso.
Il nasturzio è commestibile tutto l’anno?
Sì, tutte le parti del nasturzio sono commestibili e possono essere raccolte durante tutto l’anno, anche se il periodo migliore per godere dei suoi fiori freschi è in primavera e in estate, quando la pianta è nel suo picco di fioritura. Le foglie e i fiori giovani sono particolarmente gustosi e ricchi di nutrienti, mentre i frutti, simili ai capperi, sono ottimi da conservare in olio o sale. La pianta è molto resistente, quindi anche in inverno si possono utilizzare le foglie, sebbene la crescita rallenti con il freddo.
Il nasturzio è adatto a chi ha intolleranze o allergie?
Il nasturzio è generalmente sicuro per la maggior parte delle persone, ma come con tutte le erbe e i fiori, è consigliato fare un piccolo test di tolleranza prima di consumarlo in quantità elevate. Poiché contiene oli essenziali e composti che possono essere fortemente aromatici e piccanti, alcune persone potrebbero sperimentare irritazioni a livello orale o gastrointestinale. Se si è allergici alle Brassicacee (come il cavolo o il crescione), è bene prestare attenzione e consultare un medico prima di introdurlo nella dieta.
Come conservare il nasturzio?
Per mantenere fresche le foglie e i fiori di nasturzio, è consigliabile conservarli in frigorifero, avvolti in un panno umido o in un sacchetto di plastica perforato. Se avete raccolto il nasturzio in grandi quantità e desiderate conservarlo più a lungo, potete anche congelarlo. Per i frutti, che possono essere conservati sotto sale o olio, si consiglia di prepararli come i capperi, per preservare il loro sapore. In alternativa, si possono essiccare i semi per usarli in seguito, tostati e macinati, simili al pepe.