Bigoli, dal Veneto
I bigoli sono un formato di pasta veneto realizzati con un impasto di acqua e semola o con pasta all’uovo, per realizzarli occorre l’apposito torchio.
I bigoli sono un formato di pasta tipico della tradizione culinaria veneta. Hanno l’aspetto di grossi spaghetti dal diametro di circa 3 millimetri e sono lunghi non più di 30 centimetri. Esistono diverse versioni di questa pasta che può essere preparata con sola farina e acqua o come nella nostra ricetta con l’uso delle uova. Potete inoltre arricchire la pasta utilizzando una parte di semola di grano duro. Importante è che la consistenza finale sia asciutta e la superficie della pasta sia ruvida, questo permette ai bigoli di raccogliere e assorbire bene il sugo. Il nome bigoli sembra derivi dalla parola bigat per via della loro forma, in dialetto veneto infatti significa bruco. Per realizzare questa pasta era necessario utilizzare il bigolaro, un torchio che veniva all’occasione fissato al tavolo. Attraverso un foro era fatto passare l’impasto che, pressato in un’apposita trafila, viene modellato e assume la forma che conosciamo. La leggenda fa risalire a un pastaio padovano, di nome Abbondanza, la realizzazione di tale attrezzo, il brevetto pare risalga al 1604. Oggi è possibile realizzare questa pasta utilizzando un torchio con apposita trafila oppure si può adoperare un tritacarne sprovvisto di lama. La ricetta tradizionale dei bigoli è quella che li vede conditi in salsa ovvero un sugo preparato con cipolle e acciughe.