Pici: tradizione toscana
Ingredienti per 4 persone
- Farina W 170 300 g
- Semola di grano duro rimacinata150 g
- Acqua200 ml
- Olio extravergine di oliva2 cucchiai
I pici sono un formato di pasta tipico della regione Toscana. Prendono il nome anche di bringoli, strangozzi, umbricelli o ciriole. Si tratta di una sorta di grossi e lunghi spaghetti preparati con un mix di farina 00, semola rimacinata di grano duro, acqua ed olio. In alcune ricette è previsto l’inserimento dell’uovo seppure in piccolissime dosi. I veri pici, a differenza dei bigoli per realizzare i quali è necessaria una trafila, si preparano rigorosamente a mano ruotando e stendendo strisce di impasto con le dita fino a formare un lungo e sottile cilindro irregolare. Questa operazione fa in modo che l’impasto si appiccichi su stesso, proprio dal verbo appiccicare deriva il nome pici. Essendo questa pasta considerata povera viene spesso condita in modo semplice, ad esempio con briciole di pane toscano rosolate in padella. Il sugo più classico però è quello all’aglione, a base di pomodoro e aglione. Sono comuni però anche il sugo di cacciagione, sugo d’anatra.
Preparazione Pici
Su di un tagliere disponete la farina e 100 g di semola. Con una mano formate la classica forma a fontana. Versate l'acqua e l'olio. Iniziate a lavorare con una forchetta prendendo sempre più farina.
Quando non è più possibile lavorate con la forchetta usate la punta delle dita e poi i palmi. Eseguite movimenti alternati facendo forza sulla pasta fino a ottenere un panetto allungato.
Ripiegate la pasta portando i due lati verso il centro, riprendete a lavorarla e proseguite così fino a raggiungere un impasto liscio, servono circa 15 minuti. Mettete la pasta sotto un piatto e lasciate riposare 30 minuti.
Riprendete la pasta, schiacciatela con le dita dandole una forma rotonda.
Stendete la pasta fino a che non raggiunge uno spessore di circa 0,7 centimetri.
Tagliate delle strisce larghe 0,7 cm.
Posizionate le mani al centro di una striscia e iniziate ad arrotolarla spostandovi verso l'esterno.
Proseguite fino a formare un cilindro sottile qualche millimetro. La lunghezza può variare, occorre ricordate che i pici una volta asciutti tendono a ritirasi leggermente diventando più spessi. Disponete i pici su un vassoio spolverizzato con poca semola per non farli attaccare. Cuocete in abbondante acqua salata.
E il mondo dovrebbe cominciare a mangiare meglio.
Agrodolce racconta i luoghi e le persone del buon mangiare e del buon bere. Controlla la nostra Email ogni giorno e dicci se ci riusciamo.
Se vuoi aggiornamenti su Pici: tradizione toscana inserisci la tua email nel box qui sotto:
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
La tua iscrizione è andata a buon fine. Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali:
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.