8 varianti di strozzapreti romagnoli
Gli strozzapreti sono uno dei primi più amati e semplici della cucina romagnola, da condire seguendo la fantasia: vi proponiamo 8 varianti sfiziose.
Varianti degli strozzapreti: voi quante ne conoscete? Abbiamo chiesto al nostro editor specializzato in cucina romagnola di darci una mano a chiarire l’arcano. Ma iniziamo dal principio. Dove nascono gli strozzapreti?
Dove nascono gli strozzapreti
All’interno della gastronomia romagnola i primi piatti ricoprono un ruolo fondamentale. Cappelletti, passatelli, tagliatelle e poi ancora lasagne verdi, garganelli all’uovo, tortelli e strozzapreti. Tra le più amate, questa tipologia di pasta è preparata con ingredienti essenziali: solo farina, acqua e sale, senza uova. Diffusi anche nelle zone limitrofe alla Romagna, a dispetto del nome, gli strozzapreti non hanno nulla a che fare con gli strangulaprevati salentini, gli strangulapriévete napoletani o gli strangolapreti trentini, più simili a gnocchi, di patate al Sud e di pane al Nord. Come pasta somigliano molto di più agli strangozzi umbri o, almeno nella forma, alle trofie liguri.
Perché si chiamano strozzapreti?
Sull’origine del nome strozzapreti ci sono diverse leggende, tutte molto fantasiose, e nessuna spiegazione certa. Una prima teoria fa derivare il nome dal movimento che le azdore compivano, e compiono, al momento di dare forma alla pasta: dopo aver steso una sfoglia piuttosto grossa e tagliata in tante strisce, le strozzano una a una tra i palmi delle mani facendole arricciare su loro stesse. Sembra che le prime donne a farlo avessero in mente il clero a cui la Romagna era assoggettata e al quale consegnavano le uova come dazio. Questo spiegherebbe anche l’assenza di uova nell’impasto. Un’altra teoria, non dissimile, racconta il diverso atteggiamento di mogli e mariti di fronte alla Chiesa: mentre le donne offrivano ai preti piatti di minestre fatti a mano, i loro mariti si auguravano che con quella stessa pasta i preti ci si strozzassero. Infine c’è chi afferma che l’origine del nome sia riconducibile alla consistenza stessa degli strozzapreti: l’impasto infatti è talmente rustico per l’assenza di uova che anche i preti, da sempre considerato grandi mangiatori, ci si possano strozzare.
Varianti degli strozzapreti: ricette
L’unica cosa certa è che gli strozzapreti sono buoni e se, come molti sostengono, sono più adatti a sughi importanti per compensare la semplicità del loro impasto, è altrettanto vero che non sfigurano neanche in abbinamenti più delicati. Ve ne proponiamo 8, giudicate voi.
Nostalgici
Pasticciati con ragù e panna, ed eventualmente con l’aggiunta di funghi, a ricordare le prime cene a casa tra amici e i tempi in cui si usava la panna in cucina.
Classici
Gli strozzapreti si sposano bene non solo con la carne, ma anche con il pesce: quello con le canocchie è un vero matrimonio d’amore. Preparate un ricco sugo che abbia come base questi crostacei e conditeli bene al dente.
Imperdibili
Gli strozzapreti con la salsiccia sono imprescindibili, poi sta a voi scegliere l’abbinamento che vi piace di più: salsiccia e sangiovese, salsiccia e piselli, salsiccia e asparagi. L’importante è partire da una salsiccia saporita e lasciar lavorare il gusto.
Delicati
Un condimento che racchiuda zucchine, pomodorini pendolini e gamberetti si sposa a meraviglia con questo formato di pasta. Per il soffritto è quasi d’obbligo utilizzare lo scalogno di Romagna.
Tradizionali
Gli stridoli, o strigoli, sono piante spontanee che crescono ai margini dei campi coltivati, di cui si mangiano le cimette prima che fioriscano. Se resistete alla tentazione di farne una frittata, potete aggiungere poco pomodoro e ricavarne un sughetto eccezionale per gli strozzapreti.
Minimali
Un sugo semplice a base di pomodoro e basilico lascia parlare la pasta e la valorizza. Lasciate gli strozzapreti al dente e conditeli con una leggera spolverizzata di formaggio grattugiato.
Vegetariani
Che si tratti di peperoni o di radicchio, non c’è niente da fare: gli strozzapreti sono buoni anche con le verdure. Preparate una base con gli ortaggi che più vi piacciono o quelli migliori della stagione e usateli per condire la pasta.
Fusion
La forma degli strozzapreti ricorda quella delle trofie: sarà per questo che conditi con un buon pesto non sono niente male? Potete naturalmente cambiare la base del vostro pesto e provarli con quello di rucola oppure la variante siciliana.
Conclusione: varianti degli strozzapreti
In conclusione, le varianti degli strozzapreti offrono un’ampia gamma di opzioni culinarie per soddisfare ogni gusto e palato. Da quelle tradizionali, a quelle più audaci e creative, queste varianti sono un’espressione della ricchezza e della diversità della cucina italiana. L’abilità di modellare la pasta a mano offre la possibilità di creare forme uniche e interessanti, aggiungendo un tocco di autenticità e artigianalità ai piatti. Inoltre, la scelta degli ingredienti freschi e di alta qualità permette di esaltare i sapori e le texture delle ricette, creando esperienze gastronomiche memorabili. Ogni variante degli strozzapreti racconta una storia diversa, una realizzazione studiata per offrire un’esperienza culinaria unica e appagante. Che si tratti di un piatto semplice e rustico o di una creazione più sofisticata e ricercata, gli strozzapreti continuano a conquistare i cuori e i palati di chiunque ami la buona cucina italiana.
- IMMAGINE
- Strozzapreti via Shutterstock
- Bacco
- Dama delle Saline
- Tipico a Tavola