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Minestra di grano saraceno

Una minestra diversa dal solito che ha come protagonista il grano saraceno, non un cereale come spesso si ritiene erroneamente che sia, ma una pianta ricca di proprietà.

di Roberta Favazzo 28 Febbraio 2024

La minestra di grano saraceno con patate, carote e spinaci è un piatto nutriente, perfetto per chi vuole portare in tavola una zuppa sostanziosa e salutare. Ideale per chi ama i sapori rustici e genuini, si adatta alle fredde serate invernali, quando ce la si può concedere per scaldarsi a dovere. Oppure, può essere portata in tavola quando si ha voglia di un pasto leggero anche durante i mesi più caldi (in questo caso la si può gustare tiepida). Nulla vieta di effettuare delle aggiunte volte a renderla più saporita. Si presta ad essere arricchita con della pancetta fatta rosolare a parte in padella, o con delle lenticchie, dei ceci o dei fagioli, per aggiungere proteine vegetali.

Ingredienti per 4 persone

  • Preparazione 15 min
  • Cottura 30 min
  • Tempo di riposo -2 min
  • Calorie 270 Kcal x 100g
  • Difficoltà bassa

Come preparare: Minestra di grano saraceno

  1. In una pentola capiente, fate soffriggere la cipolla ed il rosmarino tritato con un po’ d’olio d’oliva fino a quando risulta dorata.

  2. Aggiungete le patate e le carote sbucciate e tagliate a dadini e fatele rosolare per qualche minuto.

  3. Unite il grano saraceno e mescolate bene. Versate del brodo vegetale sufficiente a coprire gli ingredienti e portate a ebollizione.

  4.  Abbassate il fuoco e lasciate cuocere a fuoco lento per circa 15-20 minuti, finché il grano saraceno e le verdure non saranno tenere.

  5. A questo punto aggiungete gli spinaci e continuate la cottura per altri 5 minuti, finché questi ultimi risulteranno appassiti. Regolate di sale e pepe e servite calda.

Variante Minestra di grano saraceno

Minestra di grano saraceno e legumi, una variante più ricca e nutriente che può costituire un piatto unico a tutti gli effetti.

Perché fa bene il grano saraceno?

Diverse sono le motivazioni per le quali il grano saraceno fa bene e andrebbe introdotto nella propria alimentazione. Vanta proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, può contrastare l’aggregazione piastrinica e, alcuni studi preliminari, ne hanno dimostrato il potenziale beneficio nei confronti di disturbi inerenti alla coagulazione o alle emorroidi. Nutrizionalmente, è ricco di amidi e minerali, povero di proteine (se paragonato a semi simili come la quinoa e l’amaranto), ma vanta un buon contenuto di aminoacidi essenziali e vitamine del gruppo B. Favorisce il metabolismo e lo sviluppo del sistema nervoso del feto durante la gestazione. Ricco di fibre, apporta benefici alla salute intestinale e cardiovascolare, e riduce i livelli di colesterolo.

Che differenza c’è tra il grano “normale” e il grano saraceno?

La differenza sta, innanzitutto, nel fatto che uno è un cereale, l’altro no. Il grano “normale” appartenente al genere Triticum, è un ricco di glutine ed è la base di molti prodotti da forno. Il grano saraceno, invece, non è un vero cereale ma un seme, ed appartiene alla famiglia delle Polygonaceae. È privo di glutine e ricco di fibre, proteine e minerali. Il suo sapore è più intenso e aromatico rispetto al precedente. Il primo è sicuramente più diffuso sia nella grande distribuzione che sulle nostre tavole. Il secondo è più spesso consumato per le sue proprietà nutrizionali (ricordiamo come sia gluten free e indicato per l’alimentazione di chi è affetto da celiachia).