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Tiella di scarola

Scopri la ricetta passo-passo per realizzare la tiella di scarola con olive di Gaeta, la torta rustica tipica del litorale laziale.

di Raffaella Caucci 20 Marzo 2024

La tiella di scarola è una torta salata con impasto lievitato, tipica del litorale laziale e dell’omonima cittadina. Si tratta di una pizza rustica che racchiude i ripieni più disparati, di mare e di terra, e che in passato rappresentava un comodo sistema per mettere insieme le rimanenze e organizzare un pasto completo per i pescatori del posto. La tiella di Gaeta prende il nome dal contenitore in cui viene preparata: uno stampo circolare di alluminio, chiamato appunto tiella nel gergo locale. La sua farcitura più rappresentativa è a base di polpo, ma anche quella di scarola e olive gaetane che vi proponiamo di seguito è molto diffusa. La scarola è una verdura a foglia verde appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Originaria dell’Europa meridionale e dell’Asia occidentale, la scarola è ampiamente coltivata e consumata in molte regioni del mondo per il suo caratteristico sapore leggermente amaro e la sua versatilità in cucina. La scarola presenta foglie grandi e ricce di colore verde scuro, con nervature bianche più chiare. Ha una consistenza croccante e succosa e un gusto che si intensifica con il progredire della maturazione della pianta, diventando via via più amaro e corposo. Questa verdura è apprezzata per la sua versatilità in cucina: può essere consumata cruda, aggiunta a insalate per aggiungere un tocco di amarezza e freschezza, oppure cotta in una varietà di piatti. La scarola si presta bene ad essere saltata in padella con aglio e olio d’oliva, oppure utilizzata come ingrediente in zuppe, minestre e piatti a base di verdure. Inoltre, la scarola è una fonte preziosa di nutrienti essenziali, tra cui vitamine A, C, K e vari minerali come calcio, potassio e folati. Grazie al suo profilo nutrizionale e al suo sapore distintivo, la scarola è un’aggiunta apprezzata e salutare alla dieta quotidiana, offrendo una varietà di benefici per la salute e la cucina. Tornando alla tiella di Gaeta, la cosa che caratterizza questa torta salata è la generosa presenza di olio extravergine di oliva estratto dalle caratteristiche olive itrane. C’è chi inserisce nel ripieno anche il baccalà lesso o le acciughe, aggiungetene in abbondanza se non seguite una dieta vegetariana.

Ingredienti per persone

  • Preparazione 10 min
  • Cottura 40 min
  • Tempo di riposo 60 min
  • Calorie 340 Kcal x 100g
  • Difficoltà media

Come preparare: Tiella di scarola

  1. Sciogliete il lievito nell’acqua e versatelo in una ciotola con la farina. Amalgamate brevemente con una forchetta e aggiungete 25 g di olio e 8 g di sale. Impastate.

  2. Quando il composto apparirà lucido e elastico formate una palla e riponetela a lievitare in luogo riparato per un’ora, coperta con pellicola.

  3. Tritate finemente l’aglio e fatelo dorare con un po’ d’olio in padella insieme a qualche fettina di peperoncino e ai capperi.

  4. Aggiungete la scarola pulita e fatela appassire su fuoco vivace. Salate e mescolate. Appena la verdura sarà cotta aggiungete un generoso giro di olio e le olive. Mescolate.

  5. Prendete poco più della metà dell’impasto, stendetelo e usatelo per rivestire il fondo di una teglia ben unta da 24 cm di diametro.

  6. Versate al suo interno la farcitura ben scolata da eventuale acqua residua, poi livellate con un cucchiaio di legno. Stendete il rimanente impasto e usatelo per chiudere la tiella.

  7. Ripiegate i bordi verso l’interno e sigillateli accuratamente. Infine, con uno stuzzicadenti, punzecchiate la superficie e ungetela bene. Cuocete in forno statico preriscaldato a 200°C per circa 30 minuti, infine sfornate e fate raffreddare prima di servire.

Consigli

Lasciate raffreddare questa torta salata prima di servirla. Il giorno dopo è ancora più buona.

Conservazione

Se vi dovesse avanzare questa torta potete conservarla in frigo fino a un massimo di 4 giorni.

Variante Tiella di scarola

Nulla vi vieta di inserire nel ripieno anche le alici.

Servite tiepida.