![Crostata di visciole](https://cdn.agrodolce.it/ZIsgPGEQwv-cgpds9XCkFqb0OUo=/471x236/smart/https://www.agrodolce.it/app/uploads/2013/11/Still-life-crostata.jpg, https://cdn.agrodolce.it/uwv53OhwA7txedxpMX23f_0NmdE=/942x472/smart/https://www.agrodolce.it/app/uploads/2013/11/Still-life-crostata.jpg 2x)
La Cucina Romana è tra le più note ed apprezzate cucine regionali italiane. I piatti sono realizzati per lo più con ingredienti semplici, di origini rurali e facili da reperire. I primi i più conosciuti e amati sono l’amatriciana (o matriciana), la gricia e la carbonara, preparazioni a base di pasta (bucatini, spaghetti, mezze maniche) caratterizzate dall’utilizzo del guanciale teso.
Questa tradizione di origini montanare e proveniente dalle zone limitrofe della capitale convive ancora oggi con la tradizione ebraico-romanesca e i suoi piatti straordinari, come la crostata di visciole, i carciofi alla giudia, le alici con l'indivia, le animelle coi carciofi e tutte le preparazioni a base di quinto quarto, ovvero le interiora dell'animale. Tra i piatti più celebri troviamo la trippa, i rognoni e la coratella, tutte parti considerate poco pregiate ma che, se cucinate nel modo giusto, possono diventare ricche di sapore.