Calamarata ai frutti di mare: sapore intenso
Ingredienti per 4 persone
- Pasta (calamarata)320 g
- Cozze500 g
- Vongole500 g
- Fasolari500 g
- Calamari250 g
- Mazzancolle6
- Capesante4
- Pomodori pachino250 g
- Cipolle1
- Aglio2 spicchi
- PrezzemoloQuanto basta
- Olio extravergine di olivaQuanto basta
- SaleQuanto basta
La calamarata ai frutti di mare è un primo piatto a base di pesce molto ricco e saporito, perfetto se volete stupire i vostri ospiti con un primo genuino. Quando si parla di frutti di mare generalmente ci si riferisce a molluschi e crostacei. I molluschi sono organismi dal corpo molle generalmente avvolti da una conchiglia ma possono esserne anche sprovvisti o averla al loro interno, ne è un esempio l’osso di seppia. Esistono tre tipologie di molluschi, i bivalvi (ne fanno parte cozze, vongole, capesante, canolicchi, fasolari, telline, ostriche e tartufi di mare), i cefalopodi (che comprendono calamari e calamaretti, totani, polpo, moscardini e seppie), i gasterpodi (che sono buccino, chiocciola, orecchie di mare, patella). I crostacei sono artropodi caratterizzati da una copertura dura, il carapace. Fanno parte di questa categoria aragoste, scampi, astici, gamberi, gamberetti, gamberi rossi, gamberi di mare, granchi, canocchie e mazzancolle. Potete preparare il vostro condimento ai frutti di mare scegliendo tra i frutti di mare che più vi piacciono tenendo presente i tempi di cottura che dovranno essere compatibili con la consistenza. Nella nostra ricetta i molluschi e i crostacei scelti prevedono tutti una cottura molto breve. Come formato di pasta scegliete quella che preferite, consigliamo pasta trafilata in bronzo liscia e prodotta con grano italiano. Una pasta con queste caratteristiche, come la calamarata, riesce a trattenere il sugo e permette una mantecatura perfetta.
Preparazione Calamarata ai frutti di mare
- Lavate le vongole sotto acqua corrente fresca e mettetele in una ciotola, versate abbondante acqua e aggiungete un pizzico di sale grosso, mescolate in modo da farlo sciogliere e lasciate riposare due ore. In questo modo le vongole tendono ad aprirsi e a rilasciare la sabbia eventualmente contenuta nel guscio. Eliminate la barba dalle cozze tirandola con un movimento secco, verso la giuntura del guscio. Con un coltello raschiate le eventuali incrostazioni bianche che si formano sul guscio. Infine con una paglietta di acciaio grattatene la superficie e sciacquate bene.
- Con un coltello dalla lama sottile incidete i fasolati tra le valve e fate forza per aprirli. Raccogliete il liquido che ne viene fuori e filtratelo, staccate il mollusco dalla conchiglia e tenete da parte.
- In una padella fate scaldare dell’olio extravergine d’oliva e versate le cozze e le vongole. Chiudete la padella con un coperchio e fate cuocere pochi minuti finché i molluschi di aprono.
- Eliminate i gusci delle cozze e di gran parte delle vongole. Mantenete alcune vongole intere per decorare il piatto. Filtrate il liquido di cottura e unitelo a quello dei fasolari.
- Pulite le mazzancolle togliendo prima la testa.
- Eliminate in restante carapace, con uno stuzzicadenti eliminate il budello sul dorso.
- Pulite i calamari staccando delicatamente la testa e i tentacoli dal resto del corpo, tagliateli in piccoli pezzi. Prelevate le interiora dalla sacca e la cartilagine. Risciacquate i calamari e tagliateli a rondelle sottili. Fate scaldare abbondante acqua salata e quando giunge a bollore unite la pasta. Cuocetela al dente.
- Lavate ed asciugate il prezzemolo, sbucciate la cipolla e l’aglio e tritate tutto finemente. In una padella fate scaldare l’olio extravergine d’oliva e soffriggete il trito.
- Unite i calamari e cuocete un paio di minuti.
- Lavate i pomodorini e tagliateli in 4 parti, uniteli ai calamari.
- Allungate con il liquido di cottura dei molluschi.
- Tritate finemente i fasolari e tagliate a cubetti le capesante.
- Unitele in padella assieme alle mazzancolle, mescolate.
- Aggiungete anche cozze e vongole e la calamarata.
- Fate insaporire mescolando continuamente in modo che il sugo si leghi alla pasta. Condite con un filo di olio extravergine d’oliva e servite.
E il mondo dovrebbe cominciare a mangiare meglio.
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