Puntarelle in padella, cucina capitolina
Le puntarelle in padella sono un contorno della cucina del Lazio, conditele con aglio, alici sott’olio e peperoncino e portatele in tavola tiepide. Utilizzate le foglie più dure per accompagnare un secondo di carne, come i saltimbocca alla romana o un arrosto fatto in casa.
Le puntarelle in padella sono un contorno tipico della cucina romana. La ricetta classica prevede che le puntarelle, mondate e tagliate a listarelle sottili, vengano ripassate in olio e condite con un pesto veloce: per realizzarlo occorre aglio, peperoncino e qualche alice sott’olio.
Proprio perché vengono stufate, potete utilizzare anche le foglie leggermente più tenaci. La ricetta delle puntarelle in padella è molto semplice e veloce: la parte più impegnativa sicuramente è quella della pulizia dell’ortaggio, ma spesso si possono trovare nei mercati puntarelle già pulite, pronte per essere cucinate.
Quando si mangiano le puntarelle?
Le puntarelle sono una verdura tipica del periodo invernale, giungono a maturazione con i primi freddi e si possono trovare in vendita fino all’inizio della primavera.
Portate in tavola tiepide.
Come si chiamano le puntarelle in italiano?
Le puntarelle, come vengono chiamate nel Lazio, sono la parte più tenera dell’insalata catalogna altrove conosciuta come cicoria cimata o cicoria asparago.
Il gusto amarognolo delle puntarelle ben si adatta ad essere accompagnato al piccante, come in questo caso o al gusto sapido e marino della crema di alici. La consistenza croccante dei germogli ben si presta sia per realizzare insalate sia per la versione cotta.