Cicerchiata: per festeggiare il Carnevale
La cicerchiata è un dolce tradizionale dell’Abruzzo, delle Marche e del Molise ma è diffuso anche in Umbria e nel Lazio ed è legata al Carnevale.
La cicerchiata è un dolce tradizionale dell’Abruzzo, delle Marche e del Molise ma è diffuso anche in Umbria e nel Lazio. Legata alla ricorrenza del Carnevale, si prepara con un impasto a base di farina, uova, zucchero e olio (o burro) da cui si ricavano piccole palline che vengono fritte nell’olio d’oliva o nello strutto. Una volta scolate vengono ricoperte di miele e disposte a formare una corona. L’impasto viene profumato con del liquore (all’anice, limoncello, rum, liquore al mandarino) e della buccia di limone o arancia e arricchito con delle mandorle che danno ulteriore croccantezza.
Dove nasce la cicerchiata?
È un dolce molto simile ai famosi struffoli napoletani, preparati però durante le festività natalizie, e le sue origini non sono affatto chiare. C’è infatti chi sostiene che sia nato in Abruzzo e chi invece sostiene che sia nato nei territori al confine dell’Umbria e delle Marche. Altri ancora, infine, credono che la cicerchiata discenda da un dolce tipico marchigiano.
Perché si chiama cicerchiata?
Anche sul nome non vi è certezza assoluta ma si pensa che il termine cicerchiata sia di origine medievale e rimandi alla cicerchia, un legume coltivato in Asia, Africa e anche in alcune regioni italiane; avrebbe perciò il senso di mucchio di cicerchie. Questo legume tondo e di piccole dimensioni viene consumato nella cucina contadina in zuppe e minestre. Di forma e colore simile queste piccole sfere di pasta ricordano appunto molte manciate di legumi per questo dalla cicerchia prendono il nome.
Variante Cicerchiata
Potete aggiungere alla cicerchiata anche della frutta candita a pezzettini.