Ravioli di cinghiale al tartufo
I ravioli al cinghiale con salsa al tartufo e funghi porcini sono un piatto ricco: lo chef Giovanni Milana mostra come si preparano.
I ravioli al cinghiale con salsa al tartufo e funghi porcini sono un primo piatto realizzato con materie prime di ottima qualità. Il sapore dominante di questo piatto è appunto quello del sottobosco: la selvaggina di grossa taglia, i funghi e il tartufo hanno un gusto che si esalta vicendevolmente. La carne di cinghiale, definita anche carne nera, è più facilmente reperibile nelle regioni in cui ci siano le condizioni ambientali per l’allevamento o la caccia di questi animali, come ad esempio la zona a confine tra Lazio e Abruzzo o la Calabria. In base all’età dell’animale la carne ha un sapore più o meno intenso e una consistenza che diventa man mano più tenace. Nelle regioni che presentano territorio boscoso il consumo di carne di cinghiale è tradizionale; sono molte infatti le preparazioni che prevedono l’utilizzo di questa carne marinata e cotta per lungo tempo; i ravioli al cinghiale sono solo uno dei piatti più diffusi. Per realizzare un sugo che si sposi alla superficie porosa della pasta fresca utilizzate funghi porcini che, essendo carnosi e saporiti, si amalgamano al gusto intenso del tartufo nero. La pasta all’uovo, realizzata con farina 00 e uova intere, deve essere lavorata perfettamente, fatta riposare per 30 minuti e tirata sottile a formare una sfoglia resistente che raccolga il ripieno risultando ben equilibrata. L’aggiunta di pepe e peperoncino conferisce un tocco speziato alla ricetta. Il ripieno si ottiene frullando la carne cotta, insaporita con un soffritto e sfumata con il vino rosso. Completate il piatto con scaglie di tartufo e una manciata abbondante di parmigiano grattugiato.
Spolverizzate a piacere con altro parmigiano grattugiato.